L’impatto della pandemia ha aumentato da 99,5 anni a 135,6 anni il totale di anni necessari per raggiungere la parità tra uomini e donne, Secondo il Global Gender Gap Report 2021 del World Economic Forum.
Se anche prima della pandemia si osservavano condizioni differenti tra uomini e donne sia dal punto di vista dell’ingresso nel mercato del lavoro, che dal punto di vista del mantenimento e della qualità dell’occupazione, negli ultimi 2 anni, si è registrato un aumento della disparità e una diminuzione della partecipazione delle donne.
Eppure, molti studi dimostrano che tra le imprese che sono riuscite a instaurare un clima di parità e inclusione, i profitti sono superiori alla media (+25-35%), vi è un più alto tasso di innovazione (+20%) e una migliore capacità di gestire i processi decisionali che si traduce in un +30% della capacità di individuare e ridurre i rischi aziendali.
Con la legge n. 162/2021 è stata istituita la certificazione della parità di genere, un documento che attesterà le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
Inserita tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR), la certificazione della parità di genere prevede che le imprese si impegnino a misurare, rendicontare e valutare la propria organizzazione sulla base di Key Performance Indicator (KPI- indicatori chiave di prestazione).
Il 16 marzo 2022 è entrata in vigore la prassi di riferimento UNI 125/2022, che riflette gli esiti del confronto avvenuto tra i soggetti rappresentanti il mercato e la società civile, coordinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità: sono previste sei aree di indicatori, attinenti alle differenti variabili, che possono contraddistinguere un’organizzazione inclusiva dal punto di vista della parità di genere.
La Prassi di Riferimento è un documento di applicazione volontaria che ha l’ambizione di essere uno strumento per colmare i gap attualmente esistenti nelle imprese e diventare un asset aziendale importante.
Ma quali vantaggi comporta acquisire la certificazione della parità di genere e come può Regione Lombardia sostenere le imprese accanto alle iniziative del Dipartimento per le Pari Opportunità?
Ne parliamo mercoledì 20 luglio 2022 in Regione Lombardia alle ore 10 con
Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia
Melania Rizzoli, Assessora alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia
Alessandra Locatelli, Assessora per la Famiglia, la Solidarietà Sociale, la Disabilità e le Pari Opportunità
Anna Maria Gandolfi, Consigliera di parità regionale
Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo di UNI – Ente Italiano di Normazione
Paolo Mora, Direttore Generale Formazione e Lavoro Regione Lombardia
Per partecipare è necessario accedere al seguente link, registrarsi e accreditarsi entro il 18 luglio 2022.
L’iniziativa potrà essere seguita in streaming al seguente link.