di Linda Laura Sabbadini
Il ministro Fontana ha parlato ieri della possibilità di attivare un assegno per i figli fino a 26 anni da 100 a 300 euro, come misura fondamentale per contrastare la bassa fecondità del nostro Paese. Ciò ha scatenato una querelle col Movimento 5 Stelle a proposito dell'enorme costo che tale assegno comporterebbe.
E’ bene che si discuta di misure di questo tipo approfonditamente. E’ importante avviare misure di sostegno al costo dei figli per contrastare il calo della fecondità?
Certamente sì, ma a tre condizioni, che non si sovrappongano alle misure già esistenti, che non si fermino al primo anno di vita del bambino e che siano universali e indipendenti da stato civile e condizione occupazionale. Il nostro Paese è sempre stato caratterizzato da una enorme frammentazione delle misure di sostegno al costo dei figli: bonus bebè, bonus asili nido, bonus 3 figlio, misure nazionali e misure locali. Non si può combattere la bassa fecondità con i bonus, con le misure una tantum che risultano inefficaci.