Le due edizioni dell’evento
Ottomarzotuttol’anno 2024
svolte a Chioggia il 29 novembre e a Pavia il 10 dicembre
patrocinate dall’Università di Pavia e dalla Commissione Europea
si sono concluse con il
Premio “Donne che ce l’hanno fatta”
Benemerenze di Pavia e provincia
con le seguenti motivazioni:
lfuturoedichilofa
Gli Stati Generali delle Donne, con l’hashtag #ilfuturoedichilofa, ci ricordano che il futuro è nelle nostre mani. Attraverso il nostro impegno costante, costruiamo un movimento che va oltre le parole, promuovendo l’equità e la sostenibilità e sempre più persone si sentono chiamate a fare la differenza e a partecipare attivamente alla creazione di un mondo migliore.
#ilfuturoedichilofa è un sogno che diventa realtà. Con ogni passo avanti, con ogni iniziativa, ci avviciniamo a un futuro in cui le donne hanno un ruolo centrale e in cui l’equità è la norma. Insieme possiamo scrivere un nuovo capitolo della storia, un capitolo fatto di speranza e di cambiamento.
Un piano per l’equità e il protagonismo delle donne rinnova oggi a Chioggia nel nostro decennale di attività l’impegno degli Stati Generali delle donne nei confronti dell’Italia e del mondo per garantire un trattamento equo, l’accesso al lavoro e alle carriere, le opportunità e l’empowerment per tutti e tutte.
E’ un impegno che è al centro della missione che gli Stati Generali delle donne svolgono da sempre nel promuovere principi e politiche per una società democratica, più giusta ed accogliente, servendo e imparando da ogni settore della società per creare nuovi modelli di cambiamento in ambito economico, sociale, ambientale ed anche amministrativo.
Il nostro obiettivo è trasformare il tempo che stiamo vivendo per dare nuove opportunità a coloro che provengono da ambienti e comunità svantaggiate e per creare nuovi campi di studio, di ricerca, indagine, conoscenza ed esplorazione, con portata e implicazioni globali. Abbiamo elaborato strategie di alto interesse e qualità per quanto riguarda il lavoro e le imprese delle donne, dando valore ai territori.
Il nostro lavoro di ricerca, insegnamento e servizio pubblico è finalizzato ad ampliare la creazione di idee,collaborazioni e conoscenze sull’equità e il protagonismo delle donne apportando contributi agli studi, ricerche, in collaborazione con gli Enti, le Associazioni, le Università, le Scuole e l’intera società.
Abbiamo creato, attraverso gli Stati generali delle Donne in tutte le regioni e abbiamo attivato un progetto di eccellenza, il Progetto delle Città delle Donne, un insieme collettivo e plurale di donne, imprenditrici, professioniste, insegnanti studenti e studentesse, docenti, di grande talento che rappresenta la bellezza dell’Italia e fornisce un ecosistema in cui tutti e tutte possono prosperare a livello personale, familiare e professionale.
Abbiamo creato le condizioni necessarie affinché tutte le componenti della comunità degli Stati generali delle donne si sentano accolti, sostenuti, ascoltati e soprattutto valorizzati con un approccio multidisciplinare e una volontà di coinvolgere tutti gli attori sociali in questo processo di cambiamento, attraverso nuovi linguaggi e la meraviglia del quotidiano.
La doppia transizione, ecologica e digitale, rappresenta un’opportunità unica per ripensare il nostro modello di sviluppo. Coinvolgendo attivamente le donne in questo processo, attraverso nuovi linguaggi e approcci innovativi, possiamo contrastare il calo demografico, ed anche costruire una società più equa e sostenibile. La comunità degli Stati Generali delle donne è un laboratorio di idee, dove sperimentare nuove soluzioni e promuovere la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali.
Oggi qui a Chioggia, con voi tutte e tutti riaffermiamo i nostri punti di forza:
- Una visione a lungo termine
- Un approccio accogliente e la creazione di un ecosistema favorevole alla crescita personale e professionale di ciascuna di noi sono elementi distintivi.
- Un focus sull’innovazione per esprimere una volontà costante di adattamento ai tempi.
Quali sono le proposte per il futuro per rafforzare ulteriormente l’impegno degli Stati Generali delle Donne:
- Ampliare la base di
- Giovani donne. Coinvolgere sempre più attivamente le giovani generazioni, valorizzando le loro prospettive e le loro competenze digitali, nella twin transition che stiamo vivendo attraverso la creazione di spazi di partecipazione e il mentoring tra donne di diverse generazioni.
- Donne con background Promuovere l’ accoglienza e gli spazi di vita e di lavoro delle donne con background migratorio, favorendo l’integrazione e la valorizzazione delle loro culture.
- Rafforzare l’impatto sul
- Collaborazioni Consolidare le partnership con le amministrazioni locali e le realtà territoriali per sviluppare progetti specifici e misurabili.
- Rete delle Città delle Donne. Espandere la rete delle Città delle Donne, promuovendo lo scambio di buone pratiche e la creazione di politiche locali a favore dell’uguaglianza di genere.
- Sensibilizzazione dell’opinione Organizzare campagne di comunicazione e sensibilizzazione per promuovere una cultura dell’uguaglianza di genere e contrastare gli stereotipi.
- Investire nella ricerca e nell’innovazione:
- Focus sulle nuove tecnologie. Sostenere la ricerca su come le nuove tecnologie (intelligenza artificiale, big data) possano essere utilizzate per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile.
- Intersezioni di genere. Approfondire lo studio delle intersezioni di genere con altre forme di discriminazione (razza, classe sociale, orientamento sessuale) per sviluppare politiche più eque. Integrare una prospettiva intersezionale che tenga conto delle diverse forme di discriminazione (razza, classe, orientamento sessuale, disabilità).
- Economia di cura. Promuovere la valorizzazione dell’economia di cura e l’introduzione di politiche che sostengano le donne che si occupano di lavoro di cura non retribuito.
- Utilizzo di strumenti Adozione di piattaforme digitali per favorire la partecipazione, la comunicazione e la condivisione di risorse.
- Promozione dell’educazione Offrire formazione alle donne per favorire l’accesso al mondo digitale e ridurre il digital divide di genere.
- Sviluppo di progetti Sostenere l’imprenditoria femminile e promuovere progetti innovativi che utilizzino le nuove tecnologie
- Potenziare la dimensione internazionale:
- Collaborazioni Estendere le reti di collaborazione a livello internazionale, partecipando a progetti europei e globali.
- Advocacy Rappresentare le donne italiane nei forum internazionali e promuovere politiche di genere a livello globale.
- Scambio di buone Facilitare lo scambio di esperienze e conoscenze con altre realtà femminili a livello mondiale.
- Rafforzare l’impatto sul policy making e l’advocacy politica:
- Lobbying Aumentare la pressione sugli organi decisionali per l’adozione di politiche a favore dell’uguaglianza di genere.
- Monitoraggio delle Valutare l’impatto delle politiche esistenti e proporre modifiche e nuove iniziative.
- Formazione delle decision Organizzare corsi di formazione per i decisori politici sulle tematiche di genere.
- Lobbying Intensificare le attività di lobbying nei confronti delle istituzioni nazionali e internazionali per promuovere l’adozione di politiche a favore dell’uguaglianza di genere.
- Alleanze Stringere alleanze con altre organizzazioni della società civile per amplificare la voce delle donne e influenzare l’agenda politica.
- Gender Analysis e valutazione dei risultati:
- Indicatori di Definire e monitorare indicatori di genere specifici per misurare i progressi raggiunti e identificare le aree di miglioramento.
- Rapporti di Pubblicare regolarmente rapporti di impatto che illustrino i risultati ottenuti e le sfide affrontate.
- Sistemi di valutazione Coinvolgere le donne beneficiarie dei progetti nella valutazione dei risultati per garantire che le azioni siano effettivamente rispondenti ai loro bisogni.
- Raccolta dati e diffusione della cultura del Produrre dati e ricerche di qualità sulle condizioni delle donne in Italia, per monitorare i progressi e identificare nuove sfide.
- Divulgazione dei Rendere i risultati delle ricerche accessibili a un pubblico più ampio, per sensibilizzare e informare.
#ilfuturoedichilofa è la nostra bussola verso un futuro più luminoso. Gli Stati Generali delle Donne ci guidano in questo percorso, dimostrando che con determinazione e visione possiamo trasformare i sogni in realtà.
Uniamoci per costruire un mondo dove le donne siano protagoniste del cambiamento.
OTTOMARZOTUTTOL’ANNO EDIZIONE 2024
Università degli Studi di Pavia, Aula Foscolo 10 dicembre 2024
Chioggia 29 novembre 2024
Premiazione Donne che ce l’hanno fatta – Benemerenze donne pavesi
Rita Coruzzi
Rita Coruzzi è un esempio straordinario di determinazione, talento e passione, che attraverso il suo lavoro di scrittrice e la sua dedizione alla diffusione della cultura ha dimostrato che le donne possono davvero fare la differenza. Il suo libro L’impavida racconta la storia di Marzia degli Ubaldini, una donna coraggiosa che, nel XIV secolo, affronta e supera ostacoli enormi con la forza e la determinazione che solo una vera guerriera può possedere. Rita ha dato vita a un personaggio che sfida le convenzioni del suo tempo, rendendo omaggio a tutte quelle donne che, nei secoli, hanno lottato per difendere i propri diritti e valori. Con il suo impegno, Rita non solo ha portato alla luce una figura storica dimenticata, ma ha anche scritto una storia di resilienza, coraggio e indipendenza che continua a ispirare generazioni di donne. La sua visione, il suo lavoro e la sua capacità di raccontare storie che parlano di forza, coraggio e determinazione, fanno di Rita Coruzzi un esempio per tutte le donne e un faro per chi, come Marzia, continua a lottare ogni giorno per i propri sogni e ideali. Rita Coruzzi è una Donna che ce l’ha fatta.
Alessia Cotta Ramusino
Alessia Cotta Ramusino ha costruito una carriera di successo in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini, ma il suo impegno per le pari opportunità e i diritti delle donne è ciò che la rende una figura straordinaria. Fondatrice del movimento “100donnevestitedirosso”, ha creato una rete di relazioni tra istituzioni, enti e associazioni per promuovere una società più equa, lavorando su iniziative concrete per la parità di genere, come la collaborazione con agenzie per la certificazione di parità di genere legata al PNRR. La sua attività come Ambasciatrice UNICEF, focalizzata sulle problematiche delle donne e delle bambine, dimostra una sensibilità e un’umanità fuori dal comune. Inoltre, con le sue composizioni musicali ha sensibilizzato il pubblico sulla lotta contro la violenza di genere, dando voce a chi spesso non può parlarne. I numerosi riconoscimenti ricevuti, tra cui il Premio Internazionale Donne d’Amore, sono una testimonianza della sua influenza positiva e del suo impegno nel creare un cambiamento duraturo. Alessia Cotta Ramusino è una leader che ha saputo fare la differenza, ispirando tutte le donne a lottare per un futuro migliore e più giusto. Alessia Cotta Ramusino è una Donna che ce l’ha fatta.
Chiara Dellabianca
Chiara Dellabianca, tra i gestori dello storico ristorante Italia di Montalto Pavese, è un esempio di passione, dedizione e impegno verso la sua comunità. Con la sua attenta gestione, ha saputo mantenere intatta la tradizione del ristorante, trasformandolo in un punto di riferimento per tutti coloro che cercano un luogo dove qualità e accoglienza si fondano in modo impeccabile. La sua cura nella selezione delle materie prime, provenienti esclusivamente dal territorio, e la sua continua attenzione al benessere e alla soddisfazione di ogni cliente, fanno del ristorante un posto dove ogni visita è un’esperienza unica. Chiara non si dedica solo agli aspetti organizzativi, ma è anche una figura che valorizza profondamente l’ospitalità e l’ascolto, caratteristiche che traspaiono in ogni dettaglio, dalla sala alla gestione dei servizi. Con la sua leadership discreta ma efficace, ha contribuito a creare un ambiente dove ogni persona si sente rispettata e a casa. La sua capacità di coniugare la tradizione gastronomica locale con un servizio eccellente è ciò che rende il ristorante Italia un luogo speciale. Chiara Dellabianca è una Donna che ce l’ha fatta.
Concetta Dell’Arte
Concetta Dell’Arte è una professionista con un percorso significativo nel mondo dell’organizzazione aziendale e della leadership, capace di coniugare esperienza e innovazione nella gestione delle risorse umane e dei dati. La sua carriera, caratterizzata da una forte propensione al problem solving e alla gestione del business, si distingue per l’eccellente capacità di analizzare e identificare opportunità di crescita. Dal 2017, come imprenditrice presso Capistri Saloni di Bellezza Italiani, ha sviluppato strategie aziendali efficaci, favorendo l’espansione del business.
Grazie alla sua resilienza e alle sue doti di leadership, Concetta ha raggiunto traguardi importanti in ambiti competitivi, contribuendo in modo significativo alla crescita delle aziende in cui ha lavorato e dimostrando sempre un forte impegno professionale. Per la sua eccellenza nel settore aziendale e il suo continuo impegno nella crescita e innovazione è un esempio di successo e determinazione. Concetta Dell’Arte è una Donna che ce l’ha fatta.
Fabiola Giancotti
Fabiola Giancotti è una figura di spicco nel panorama culturale, con una carriera trentennale che unisce passione, ricerca e impegno. Ricercatrice, scrittrice, art editor ed editore, ha dedicato la sua vita a scoprire, valorizzare e diffondere il patrimonio artistico e culturale, curando mostre e libri d’arte, con un particolare focus su importanti artisti come Mimmo Rotella. La sua esperienza si estende anche alla realizzazione di film d’arte, saggi scientifici e conferenze, dimostrando una rara capacità di fondere il mondo accademico con quello artistico in modo innovativo e coinvolgente. Fabiola ha saputo portare avanti numerosi progetti editoriali e ha contribuito con testi di grande valore al dibattito culturale, tra cui opere su San Carlo Borromeo, la pittura astratta e il Progetto Dante. La sua dedizione alla cultura, unita alla capacità di raccontare storie complesse con chiarezza e passione, fa di Fabiola Giancotti una delle figure più significative nel campo dell’editoria e della cultura contemporanea. Un esempio di donna che ha saputo lasciare un’impronta indelebile, grazie alla sua continua ricerca di bellezza e verità. Fabiola Giancotti è una Donna che ce l’ha fatta.
Silvia Giani
Silvia, dopo aver terminato gli studi presso l’Istituto Agrario di Voghera Carlo Gallini, intraprende la carriera di impiegata. A 30 anni esatti abbandona il posto fisso per prendere le redini di una piccola azienda di famiglia produttrice di vino. Silvia si toglie il tailleur e indossa camicia a quadri e pantaloni pesanti per stravolgere vita e viti. L’azienda assume il nome della nonna paterna e del piccolo aiutante e amico cagnolino, Emilia Pennac Wines, per produrre vino esclusivamente bio e rifermentato con l’intento di favorire e promuovere la biodiversità del territorio. Una battaglia difficile in Oltrepò. Per diletto scrive storie, che in maniera umoristica raccontano cosa significa la biodiversità, e la sua importanza. Ad oggi Silvia, 10 anni dopo, ha realizzato il sogno di fare di una passione il suo lavoro e di vedere il duro lavoro premiato nonostante le lunghe battaglie ancora da fare come quella sull’inquinamento dell’ambiente che lei tutela con kit studiati ad hoc. Silvia Giani è una Donna che ce l’ha fatta.
Laura Lanza
La dottoressa Laura Lanza, primario del reparto di Otorinolaringoiatria a Voghera e Vigevano, si distingue per la sua instancabile dedizione alla medicina e per il suo impegno nel rafforzare il legame tra ospedale e territorio. Con una visione innovativa e umanitaria, ha promosso iniziative volte a migliorare la collaborazione tra ospedale e medici di base, in particolare attraverso corsi e formazioni, che offrono opportunità di aggiornamento professionale per i partecipanti e, al contempo, rappresentano un esempio concreto del suo impegno per la formazione continua e per la cura dei pazienti, in particolare quelli più vulnerabili. La dottoressa Lanza ha saputo coniugare una solida competenza medica con un forte spirito di collaborazione e condivisione di conoscenze, diventando così un punto di riferimento non solo per il suo reparto, ma per l’intera comunità. La sua dedizione al benessere dei pazienti e la sua capacità di innovare continuamente le pratiche mediche fanno di lei una professionista ammirata, un esempio di impegno e passione al servizio della salute e della comunità. Laura Lanza è una Donna che ce l’ha fatta.
Marina Listante
La Dott.ssa Marina Listante, già Vicario del Questore di Pavia, è un esempio di dedizione, competenza e passione per la giustizia. Con una carriera che ha abbracciato oltre tre decenni di servizio nella Polizia di Stato, ha ricoperto ruoli di grande responsabilità, tra cui la direzione delle Divisioni Anticrimine di varie questure e la supervisione di operazioni cruciali per la sicurezza e la protezione dei cittadini. La sua esperienza nel combattere la violenza di genere e nel sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema così delicato, rappresenta una delle sue principali doti, unendo professionalità e sensibilità umana. La sua capacità di affrontare temi complessi con grande perizia è un chiaro segno del suo impegno a favore della giustizia sociale e del benessere della comunità. La Dott.ssa Listante ha sempre svolto il suo lavoro con una visione di tutela dei più deboli, facendo sentire la sua voce nelle situazioni più difficili, dalla gestione dell’ordine pubblico all’emergenza sociale, dedicandosi in prima persona al servizio pubblico. Per tutto ciò, e per la sua instancabile capacità di affrontare le sfide con coraggio e umanità, la Dott.ssa Marina Listante è una Donna che ce l’ha fatta.
Michela Montagnoli
Michela Montagnoli, nata a Voghera, ha dedicato la sua vita al volontariato e all’impegno sociale. La sua carriera è iniziata come educatrice presso la Fondazione Adolescere di Voghera nel 1993, per poi entrare nella Croce Rossa Italiana, sezione di Voghera, nel 1994, dove ha partecipato a missioni umanitarie nazionali. Nel corso degli anni, ha ampliato il suo impegno diventando volontaria di Amnesty International e, nel contempo, ha intrapreso la carriera di docente di lingue nelle scuole primarie. Parallelamente alla sua attività professionale, Michela ha sviluppato una vena poetica che l’ha portata a ricevere oltre 30 premi. Nel 2020, in piena pandemia, ha fondato l’associazione V.O.S. – Voghera Oltrepò Solidale, con l’obiettivo di aiutare le persone indigenti e vulnerabili del territorio pavese. Grazie alla sua visione e determinazione, l’associazione ha assistito oltre 180 famiglie e ha attivato importanti collaborazioni con realtà locali come i City Angels Voghera, il CAV Voghera e il centro antiviolenza CHIARA e la Fondazione Gaia. Michela ha anche partecipato a missioni umanitarie per l’emergenza Ucraina nel 2022. Michela Montagnoli è una Donna che ce l’ha fatta.
Giovanna Nocetti
Giovanna è una figura di spicco nel panorama musicale italiano, la cui carriera si distingue per la versatilità e la passione che ha dedicato alla musica, alla produzione e alla scoperta di nuovi talenti. Fin dai primi anni ’60, la sua voce e la sua presenza scenica la rendono protagonista della musica leggera, con apparizioni su importanti palcoscenici televisivi come “Canzonissima” e successi memorabili. Con la fondazione della sua casa discografica, la Kicco Music, ha saputo innovare il mondo della musica, dando visibilità a talenti internazionali e promuovendo la musica operistica e barocca. La sua carriera è segnata da importanti riconoscimenti, tra cui il Leone d’Oro per i meriti musicali, e una continua evoluzione nel mondo della musica e della cultura. Oltre alla produzione musicale, Giovanna si è distinta come direttrice artistica e autrice di testi teatrali e musicali, portando avanti un impegno costante per la valorizzazione della cultura italiana. La sua arte ha saputo attraversare i decenni, continuando a incantare il pubblico, come dimostrano i sold out delle sue recenti tournée. Giovanna Nocetti è la dimostrazione che con passione, impegno e determinazione, è possibile superare le sfide e lasciare un segno indelebile. Una donna che ha avuto il coraggio di seguire la propria vocazione, diventando un’ispirazione. Giovanna è una Donna che ce l’ha fatta.
Giovanna Riccardi
Giovanna Riccardi, che si è laureata con lode in Scienze Biologiche nel 1976, è stata una figura di spicco nel campo della microbiologia, dedicando la sua carriera alla ricerca scientifica e all’insegnamento presso l’Università di Pavia. Professore Ordinario di Microbiologia Generale dal 2005, la Prof.ssa Riccardi ha lasciato un’impronta significativa nel campo della resistenza agli antibiotici e ha contribuito con numerose pubblicazioni internazionali, oltre a numerose comunicazioni a congressi e due brevetti. Tuttavia, il suo impegno non si è limitato alla scienza: la sua esperienza, la sua visione e la sua forza interiore emergono anche nel libro “Ed è subito sera”, dove racconta la sua vita e il percorso che l’ha portata a raggiungere traguardi importanti. In queste pagine, Giovanna Riccardi condivide una filosofia che sintetizza perfettamente il suo cammino: “Puoi partire dal nulla, ma se hai carattere e incontri persone che credono in te, puoi realizzare i tuoi sogni. You want it, you have it.” Questo libro non è solo il racconto di una carriera scientifica di successo, ma un messaggio di speranza e determinazione, che ci insegna che con passione, impegno e la giusta fiducia in se stesse, ogni sogno può diventare realtà. Per tutto ciò, Giovanna Riccardi è una Donna che ce l’ha fatta.
Gaia Simonetti
Gaia Simonetti, ambassador della gentilezza, è un esempio straordinario di come la comunicazione possa essere utilizzata per diffondere valori fondamentali come la gentilezza, l’amore e la solidarietà. Giornalista sportiva e appassionata di cultura, ha saputo unire la sua esperienza professionale alla volontà di costruire un mondo migliore attraverso azioni concrete. Con il progetto Alfabeto della Gentilezza ha contribuito a sensibilizzare le persone sull’importanza di usare le parole con attenzione, scegliendo quelle che possono generare benessere e promuovere una cultura di gentilezza. Le sue iniziative, che coinvolgono scuole, società sportive e istituzioni, stanno facendo crescere una nuova generazione consapevole dell’importanza di agire con il cuore, tanto nella vita privata quanto nel contesto pubblico. Gaia ha sempre dimostrato, attraverso il suo impegno, che la gentilezza è una forza che può cambiare il mondo. Con il suo esempio, ha saputo ispirare tanti a praticare la gentilezza quotidianamente, un passo alla volta. Gaia Simonetti è una Donna che ce l’ha fatta.
Maria Antonietta Sisini
Maria Antonietta Sisini è una figura fondamentale nella storia della musica italiana, non solo per il suo legame con Giuni Russo, ma anche per l’instancabile lavoro di custode e promotrice dell’eredità musicale di una delle voci più straordinarie del nostro paese. Compagna di una vita e produttrice di Giuni Russo, Maria Antonietta ha dedicato venti anni della sua vita a preservare e diffondere l’opera della cantante, grazie all’Associazione Giuni Russo Arte, che ha portato avanti numerosi progetti musicali, letterari e culturali in tutta Italia. Il suo impegno ha permesso di far conoscere e apprezzare anche la parte più intima e spirituale della carriera di Giuni, come la sua affascinante esplorazione delle poesie di Santa Teresa d’Avila e della sua ricerca musicale fuori dalle convenzioni dell’industria musicale. Maria Antonietta Sisini ha portato avanti con successo il suo sogno, facendo fiorire i frutti piantati da Giuni e permettendo alle nuove generazioni di scoprire una musica senza tempo, che continua a ispirare e a emozionare. Una donna che, con la sua dedizione, ha contribuito a mantenere viva una grande storia musicale, dando voce a un’eredità che merita di essere conosciuta e celebrata. Maria Antonietta Sisini è una Donna che ce l’ha fatta.
Maria Grazia Vai
Maria Grazia Vai è una poetessa e una donna che ha saputo unire la sua passione per la poesia e l’arte alla promozione di valori umanitari e sociali. Nata in una famiglia dalle radici profonde, la sua carriera si distingue per l’ampia collaborazione con artisti e compositori, che ha visto le sue parole fondersi con la musica e la pittura, dando vita a creazioni artistiche di grande impatto. Ha anche creato eventi e concorsi letterari che hanno unito la cultura e la solidarietà. Fondatrice del Premio Internazionale d’Arte La Couleur d’un Poème, ha sempre sostenuto progetti solidali, come mostra la collaborazione con Fondazione Gaia. La sua dedizione alla cultura si riflette anche nel suo impegno per la promozione della poesia, come testimoniano le iniziative a cui ha dato vita, come vari tributi a grandi figure della letteratura, come Giacomo Leopardi e Alda Merini. E’ stata insignita di numerosi riconoscimenti che celebrano il suo impegno costante nella valorizzazione della poesia come strumento di cambiamento e riflessione. Maria Grazia Vai è una Donna che ce l’ha fatta.
Elisa Zambito
Elisa Zambito è una professionista che ha saputo emergere con determinazione e visione. Con oltre 20 anni di esperienza in pianificazione strategica, organizzazione e innovazione, è oggi Responsabile di Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo, dove si occupa di gestire le relazioni istituzionali e le iniziative con università e scuole, a livello nazionale e internazionale. Elisa ha un ruolo cruciale nel promuovere programmi ad alto impatto sociale, con particolare focus su temi come le life sciences, la salute globale e le competenze necessarie in un mondo del lavoro in continua trasformazione. La sua dedizione nel portare avanti iniziative legate a trend trasformativi, come il recente Osservatorio sulla salute globale in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, dimostra il suo impegno verso l’evoluzione dei servizi sanitari e il benessere della società. Grazie alla sua esperienza, competenza e leadership, Elisa Zambito è riuscita a fare la differenza, diventando un esempio di professionalità e successo. Elisa Zambito è una Donna che ce l’ha fatta.
Silvia Zavatarelli
Silvia Zavatarelli è una donna che ha saputo coniugare la passione per la natura e l’impegno civico con un’azione concreta e appassionata per la tutela dell’ambiente. Guardia Ecologica Volontaria, è stata premiata dalla Regione Lombardia come GEV dell’Anno 2024, riconoscimento che testimonia il suo instancabile lavoro in ambito ecologico. Da oltre dieci anni, Silvia si dedica con determinazione all’educazione ambientale nelle scuole, sensibilizzando le nuove generazioni sui temi della sostenibilità e della protezione della fauna locale. La sua passione per la natura l’ha spinta a essere tra le prime a osservare e monitorare i lupi in Oltrepò, un lavoro che ha portato avanti con grande impegno. Il suo amore per la natura l’ha anche portata a collaborare con l’Università di Pavia in programmi di ricerca sui lupi, contribuendo attivamente alla conoscenza e alla protezione di queste specie. Silvia è un esempio di come la passione, unita all’impegno concreto, possa fare la differenza per la nostra terra. Silvia Zavattarelli è una Donna che ce l’ha fatta.
Le educatrici della casa circondariale di Voghera
Le educatrici della Casa Circondariale di Voghera rappresentano un esempio straordinario di dedizione e professionalità. Ogni giorno, con passione e impegno, svolgono un lavoro fondamentale per la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti, riuscendo a instillare un cambiamento profondo nelle persone con cui lavorano, utilizzando la comunicazione, la comprensione e il sostegno come strumenti principali per favorire la crescita personale e il superamento delle difficoltà. Con una visione orientata al futuro e al miglioramento continuo, le educatrici sono spesso il punto di riferimento più importante per i detenuti, guidandoli attraverso percorsi di formazione, consapevolezza e reinserimento nella società. La loro empatia, pazienza e capacità di offrire opportunità di cambiamento sono essenziali per aiutare le persone a ritrovare la propria dignità e a riscoprire il valore di una vita migliore. Per il loro impegno e la loro capacità di fare la differenza ogni giorno, le educatrici della Casa Circondariale di Voghera sono un esempio di dedizione, competenza e umanità. Le educatrici della Casa Circondariale di Voghera sono Donne che ce l’hanno fatta.
Ad memoriam Eleonora Mosti
Eleonora Mosti, un’anima appassionata e inquieta, ha dedicato la sua vita alla ricerca di un mondo più giusto e fraterno. Il suo impegno politico, radicato nella fede cristiana, l’ha resa un faro capace di illuminare le strade più oscure. La sua capacità di unire spiritualità e azione concreta è stata un esempio luminoso per tutte le donne che si impegnano per un futuro migliore. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma la sua eredità vive nel cuore di chi l’ha conosciuta e ammirata. Eleonora, scherzosamente definita “madre badessa”, ha guidato e ispirato generazioni di giovani, trasmettendo la passione per la giustizia sociale e il desiderio di agire per il bene comune. La sua vasta conoscenza di storia e politica, unita a una sensibilità umana unica, la rendeva una consigliera saggia e un’insegnante esemplare. Grazie al suo esempio, molti hanno riscoperto il valore della partecipazione politica e della lotta per un mondo migliore. Nonostante le sofferenze, Eleonora non ha mai smesso di lottare per i suoi ideali. La sua scomparsa ci ricorda l’importanza di non arrendersi mai e di lottare sempre per un mondo più giusto. Seguendo le orme di Mons. Simoni, ha dedicato la sua vita a costruire un mondo più giusto e fraterno, conciliando i valori cristiani con la lotta per i diritti civili. Non si è limitata a predicare, ma ha concretizzato i suoi ideali, diventando un esempio per tutti coloro che credono in una politica al servizio del bene comune.
Giovani Donne che ce l’hanno fatta Maya Moroni
Maya Moroni, giovane studentessa ora in prima superiore, è un esempio straordinario di impegno e sensibilità verso temi sociali di fondamentale importanza. In occasione dell’esame di terza media, ha scelto di dedicare la sua tesina alla violenza di genere e alle panchine rosse, simbolo di memoria e lotta contro questa piaga sociale. Con la sua ricerca, Maya ha dimostrato una maturità fuori dal comune, affrontando un argomento delicato con passione e consapevolezza, sensibilizzando le sue coetanee e la comunità scolastica sull’importanza di riconoscere e combattere la violenza di genere. La sua capacità di trattare questi temi con serietà e profondità, a soli 14 anni, è un segno di una giovane donna che ha consapevolezza su quanto sia cruciale l’impegno per il cambiamento sociale. Maya è un esempio di coraggio e determinazione, e merita di essere celebrata per il suo contributo alla sensibilizzazione su una delle sfide più urgenti della nostra società. Maya Moroni è una giovane Donna che ce l’ha fatta.
DONNE CHE CE L’HANNO FATTA CHIOGGIA – 29 NOVEMBRE 2024
Agnese Belardi
Agnese Belardi, docente e scrittrice lucana, ha dedicato la sua vita alla cultura e alla lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere. Attraverso le sue opere, tra cui il libro A muso duro. Donne che s/parlano di donne, racconta storie di donne che, nonostante abbiano subito abusi e ingiustizie, riescono a riscattarsi, diventando esempi di resilienza e forza. Il lavoro di Agnese è un inno alla cultura come strumento di emancipazione e salvezza. La sua visione celebra le donne in tutte le loro diversità e sottolinea la necessità di fare squadra, superando rivalità e divisioni. Nel suo impegno letterario e umano, si rivela una voce autentica e potente per tutte le donne che hanno vissuto situazioni di marginalità e dolore, ricordando che non solo è possibile rialzarsi, ma che si può diventare una forza di cambiamento per sé e per gli altri. Per il suo impegno nel dare voce a chi non l’ha avuta e per aver trasformato il dolore in un messaggio di rinascita, Agnese Belardi rappresenta un esempio straordinario di determinazione e merita il premio Donne che ce l’hanno fatta.
Michela Benna
Michela Benna incarna l’eccellenza professionale e l’impegno civile, elementi che la rendono meritevole del premio “Donne che ce l’hanno fatta”. Il suo curriculum vitae è un vivido esempio di una carriera brillante, costantemente segnata da una determinazione e da una competenza indiscutibili. Non si è limitata a raggiungere traguardi professionali di rilievo come commercialista e revisore contabile, ma ha sapientemente intrecciato la sua esperienza professionale con un forte impegno nel sociale. Dalla sua attività di Consigliera del Museo dell’Attore alla presidenza di commissioni cruciali come quelle per le Pari Opportunità e la Previdenza all’interno del CNPR, Michela ha dimostrato una capacità straordinaria di coniugare competenza tecnica e sensibilità sociale. La sua costante partecipazione a seminari e tavole rotonde su tematiche cruciali come il gender pay gap e la leadership femminile evidenzia un impegno concreto per promuovere l’uguaglianza di genere e la valorizzazione del ruolo femminile nella società. La sua dedizione, unita alle sue competenze professionali, rappresentano un esempio concreto di come l’eccellenza personale possa essere un motore di cambiamento positivo. Per questi motivi, Michela Benna rappresenta una figura emblematica, degna del premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Tamara Bernardelli
Tamara è un esempio luminoso di passione, dedizione e intraprendenza. Con il suo percorso formativo rigoroso e la sua esperienza sul campo, ha saputo trasformare l’amore per le api in una professione gratificante e di successo. La sua azienda, ‘Le Api di Tamy’, è un fiore all’occhiello dell’apicoltura italiana, non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per l’impegno nella divulgazione e nella tutela delle api. Tamara è una donna che ha saputo coniugare la scienza con l’arte, la tradizione con l’innovazione, dimostrando che è possibile realizzare i propri sogni con tenacia e determinazione. Tamara non è solo un’apicoltrice di talento, ma anche un’attiva promotrice della cultura apistica e un punto di riferimento per la comunità. Grazie alla sua capacità di coinvolgere e appassionare, ha contribuito a sensibilizzare grandi e piccoli sull’importanza delle api per l’ecosistema. Il suo impegno nell’associazione degli apicoltori mantovani è la testimonianza di una donna che vuole lasciare un segno positivo nel mondo. Tamara è un modello per tutte le donne che vogliono mettersi in gioco e realizzare i propri progetti. “I numerosi riconoscimenti ottenuti dai suoi mieli, tra cui il prestigioso premio ‘Rosa d’Argento’, sono la conferma dell’eccellenza del suo lavoro. Tamara è una donna che ha saputo coniugare la passione per la natura con il rigore scientifico, ottenendo risultati di altissimo livello. Il suo percorso professionale è un esempio per tutte le giovani che vogliono intraprendere una carriera nel settore agroalimentare. Tamara è una Donna che ce l’ha fatta.
Giuseppina Bova
Giuseppina Bova è una figura di spicco nell’ambito della pubblica amministrazione, impegnata da anni nella valorizzazione delle donne e nel miglioramento dei sistemi di gestione documentale. Vice Presidente del Comitato Unico di Garanzia della Provincia di Cremona, ha lavorato instancabilmente per l’inclusività e per il benessere dei lavoratori, mettendo in pratica politiche che hanno promosso la provincia di Cremona come “Città delle Donne”. Con una carriera che si estende su più decenni, Giuseppina ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità, come quello di responsabile del sistema dei flussi documentari e degli archivi presso ATO Provincia di Cremona, e ha collaborato con la Camera di Commercio di Cremona, fornendo supporto e formazione nella gestione degli archivi e del protocollo. La sua esperienza si è consolidata anche in ambito scolastico, dove ha gestito gli stipendi del personale dipendente presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Ala Ponzone Cimino”. Giuseppina ha unito competenze tecniche a un impegno sociale che ha arricchito la sua carriera, rendendola una delle principali sostenitrici delle politiche di parità di genere e dell’equità nel suo territorio. Per il suo costante lavoro al servizio della comunità, della promozione delle donne e per l’impatto positivo nelle amministrazioni pubbliche, merita il premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Manuela Carena
Manuela Carena rappresenta un esempio di imprenditorialità appassionata e di impegno sociale. Gestendo con successo l’attività di corsetteria ereditata dalla madre, ha saputo mantenere viva una tradizione dimostrando dedizione e amore per il proprio lavoro. La sua motivazione e il suo entusiasmo non si limitano alla gestione aziendale, ma si riflettono anche nel suo impegno attivo a favore della comunità. In qualità di Presidente del CIV (Comitato di Vie) per Via Colombo e membro del comitato direttivo di Terziario Donna di Confcommercio Genova, Manuela ha dimostrato una forte leadership e una capacità unica di coinvolgimento. Tra le sue iniziative più significative spicca l’installazione della panchina rossa in Via Galata.La presenza costante e l’entusiasmo di Manuela nell’interazione con le diverse iniziative locali la rendono una figura di riferimento non solo nel settore commerciale, ma anche in ambito sociale. La sua capacità di ispirare e coinvolgere gli altri è fondamentale per il progresso della comunità e per la sostenibilità delle tradizioni imprenditoriali. Per il suo straordinario contributo come imprenditrice e come promotrice di cambiamenti positivi, Manuela Carena merita a pieno titolo il premio “Donne che ce l’hanno fatta”, un riconoscimento che celebra la capacità di trasformare le proprie passioni in valore per l’intera comunità.
Margherita Colantuono
Margherita Colantuono è un esempio di impegno e dedizione nella promozione dello sviluppo delle persone e delle organizzazioni. Lucana di nascita e pugliese di adozione, ha costruito una carriera di successo nel campo del Marketing e delle Risorse Umane, arricchita da un’esperienza internazionale. Da professionista e coach, ha messo a disposizione la sua expertise per aiutare le persone a potenziare le loro soft skills, sviluppare il talento e migliorare le performance individuali e collettive. Nel 2022 ha fondato “PerFormArti”, un progetto innovativo che integra l’Intelligenza Emotiva e le arti nello sviluppo delle competenze professionali. Oltre a essere Mentor per il progetto “GEN C” e Ambasciatrice Erasmus+ per l’educazione degli adulti, Margherita si distingue per il suo impegno come Role Model di IspirinGirls e come Local Manager del progetto “HUBitat”, il primo hub lucano sull’Innovazione Digitale e Sociale.Il suo lavoro di formazione e supporto a singoli, gruppi e organizzazioni si riflette nel suo obiettivo di creare un futuro più consapevole e sostenibile, valorizzando la persona al centro di ogni trasformazione. Per tutto questo, Margherita Colantuono merita il premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Ornella Fado
Ornella Fado è una figura di spicco nel panorama culturale e artistico italo- americano, unendo talento e imprenditorialità al servizio della promozione della cultura italiana nel mondo. Dopo un brillante esordio come danzatrice professionista con la Compagnia Nazionale di Danza diretta da Diana Ferrara, ha proseguito la sua carriera come attrice, modella e produttrice televisiva, distinguendosi per creatività e dedizione. Trasferitasi a New York, ha fondato la OK Production LLC, realizzando il celebre programma Brindiamo! – A Toast to the Finest Italian Restaurants, che da quasi 20 anni celebra la cucina e lo stile di vita italiani, accogliendo personalità di spicco come Massimo Ranieri e Carlo Verdone. Il suo impegno si estende anche al ruolo di Consigliere del COM.IT.ES. di New York, dove guida progetti per valorizzare la storia della comunità italiana negli Stati Uniti, tra cui il documentario Colori, Sapori e Memorie, finanziato dal MAECI. Pluripremiata per il suo lavoro, Ornella ha ricevuto riconoscimenti come il Premio Calabria America, il Telly Awards e il prossimo Lifetime Achievement Award. Con il suo contributo artistico e culturale, rappresenta un simbolo di eccellenza e determinazione, promuovendo giorno dopo giorno il patrimonio italiano nel mondo. Per queste ragioni, Ornella Fado è meritevole del premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Isabella Goio
Isabella Goio è un’artista visionaria e una pioniera del bodypainting che ha saputo coniugare arte, spiritualità e ricerca interiore. Attraverso il suo lavoro, ha trasformato il bodypainting in una potente espressione di ritualità e connessione con il divino, creando esperienze che evocano un ritorno a una memoria tribale e primitiva. Il suo percorso artistico ha avuto inizio con una visione avuta durante una cerimonia sciamanica nella Foresta Amazzonica, che ha ispirato il suo impegno nell’esplorazione del corpo come tela, un tema che risale alle origini dell’arte stessa. Isabella ha saputo raccontare attraverso il corpo e la pittura storie profonde, utilizzando particolari pigmenti fluorescenti che reagiscono alla luce ultravioletta, simbolo del suo viaggio spirituale e della ricerca dell’invisibile. Il suo approccio all’arte è intimo, emozionale e sensoriale, poiché attraverso la pittura sul corpo si riporta l’individuo a un’emozione primordiale e ancestrale. Le sue performance dal vivo, le esposizioni e il bodypainting personalizzato sono tutte occasioni per esplorare e celebrare la connessione tra corpo, spirito e mente, offrendo esperienze che trascendono il visibile e si immergono nel mondo dell’onirico. Per la sua capacità di trasformare la pittura corporea in un’esperienza che unisce arte, spiritualità e emozione, Isabella Goio merita il premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Giulia Guagliardi
Giulia Guagliardi rappresenta una figura di spicco nell’ambito giuridico, unendo rigore professionale e dinamismo all’interno della sua carriera. Avvocato penalista e consulente in materia di responsabilità 231/2001, ha dimostrato una straordinaria competenza e dedizione, maturando esperienze significative in contesti internazionali e multiculturali. Laureata in Giurisprudenza nel 2013 e abilitata nel 2016, Giulia ha ricevuto la Toga d’Onore dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e ha ricoperto incarichi di rilievo nell’associazionismo forense, come Presidente di AIGA Sezione di Roma e Past-President della European Young Bar Association. La sua capacità di coniugare un approccio moderno alla professione legale con un impegno attivo nelle istituzioni e nelle associazioni la rende un esempio di eccellenza. Per il suo impegno costante e il suo contributo al panorama giuridico, Giulia Guagliardi è una figura emblematica, meritevole del premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Alessandra Huscher
Medico oncologo, responsabile Breast Unit Fondazione Poliambulanza Brescia. Molte esperienze all’estero in strutture prestigiose di Parigi e Barcellona. Docente in vari corsi universitari presso l’Università di Brescia e Cattolica del Sacro Cuore. Autrice di innumerevoli pubblicazioni scientifiche sulle più importanti ed indicizzate riviste del settore. Membro dell’International Breast Cancer Study Group e di varie Commissioni tecnico-scientifico. Alessandra scrive in fondo ed in piccolo nel suo curriculum di essere dal 2020 Presidente Comitato Lombardia dell’Associazione Susan Komen Italia. Il suo impegno è pero forte ed ampio, con dedizione, dolcezza e competenza di dedica al raggiungimento degli obiettivi dell’Associazione. Da 10 anni organizza la Race of Cure a Brescia coinvolgendo migliaia di persone al fine di tenere alta l’attenzione sulla prevenzione e raccogliendo fondi per la ricerca. Non lesina il suo tempo e la sua professionalità aderendo a tutti gli eventi offrendo visite senologiche gratuite a tutte le donne. Tra gli ultimi impegno l’Onco Hair progetto che dona i capelli alle donne in lotta contro il tumore al seno. Per questo Alessandra Huscher è una Donna che ce l’ha fatta.
Antonella Labianca
Donna determinata, svolge l’attività di avvocata a Bari, da molti anni impegnata a difendere le donne che subiscono violenze e soprusi, problematiche che ben conosce nella sua storia personale. In ambito associativo si occupa dell’area legale, convinta sostenitrice che solo unite in una grande rete le donne potranno trovare spazi e dimensioni reali e rispettose. Impegnata nella promozione di campagne di sensibilizzazione all’interno delle scuole contro il bullismo e cyberbullismo. Esperta di criminologia investigativa collabora con l’Accademia Internazionale di Scienze Forensi di Roma e Yougsville, Virginia – Stati Uniti d’America. Sempre aggiornata nelle dinamiche sociali e forensi, impegnata quotidianamente in dibattimenti processuali in difesa delle donne e a trovare misure di prevenzione per contrastare le violenze non solo fisiche, psicologiche, sociali ma ancor di più quelle economiche subite dalle donne. Forte e convinta sostenitrice della necessità che l’autonomia finanziaria ed economica sia il primo passo per combattere la violenza sulle donne. Per questo Antonella Labianca è una Donna che ce l’ha fatta.
Caterina Laffranchi
Semplicemente due parole per presentare il profilo di Caterina, ma due parole di grande peso intellettivo: ironia e generosità. La sua vita è stata condotta in queste due direttrici e la vita non le ha risparmiato difficoltà e dolore. Nonostante tutto ha saputo trovare sempre la modalità giusta per accettare ciò che la vita le ha riservato e dare comunque tanto agli altri. Infermiera nella vita e nel volontariato nella Croce Rossa Italiana, ha svolto molte missioni con la Marina Militare e, a detta sua quale donna che ama la montagna, non pensava che per salvare vite umane dovesse scalare montagne alte e nere di acqua.Anche durante la Pandemia Covid 19, nonostante alcuni problemi di salute non si è risparmiata, coordinando il lavoro delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa dell’Ispettorato di Brescia nel 1° Covid-Hotel italiano presso il Centro Pastorale Paolo VI di Brescia, accogliendo ed assistendo circa 100 persone e divenendo punto di riferimento per la città in quelle terribili settimane. Per questo Caterina Laffranchi è una Donna che ce l’ha fatta.
Anna Lapini
Anna Lapini, figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano, rappresenta un esempio straordinario di leadership e impegno a favore dell’imprenditoria femminile. Presidente di Terziario Donna nazionale, Anna ha dimostrato negli anni competenza, dedizione e capacità di visione, contribuendo al rafforzamento del ruolo delle donne nel mondo del commercio e dei servizi. Con un solido percorso come vicepresidente di Terziario Donna e membro della giunta nazionale di Confcommercio, Anna ha saputo ascoltare i bisogni delle comunità locali e trasformarli in stimoli per iniziative concrete, tese a sostenere e valorizzare l’imprenditoria femminile. Sotto la sua guida, il gruppo si prepara a raccogliere nuove sfide, con l’obiettivo di promuovere il cambiamento e incentivare la crescita del settore. Per il suo straordinario contributo a livello locale e nazionale, la sua capacità di innovare e la determinazione con cui guida le donne verso un futuro di autonomia e successo, Anna Lapini incarna perfettamente i valori del premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Alessandra Maggi
Alessandra è la viva dimostrazione che anche di fronte alle avversità più grandi è possibile risorgere e costruire un futuro migliore. Vittima di violenza domestica e istituzionale, ha subito sulla propria pelle le conseguenze devastanti della legge 54 del 2006. Nonostante le ferite profonde, ha trovato la forza di rialzarsi e di ricostruire la sua vita, diventando un punto di riferimento per molte donne. Grazie alla sua determinazione e al suo talento, è riuscita a costruirsi una carriera di successo nel mondo della vendita diretta, raggiungendo traguardi eccezionali come presentatrice Avon. La sua storia è un esempio luminoso di come si possa trasformare il dolore in forza e di come sia possibile superare ogni ostacolo. Alessandra è più di una semplice venditrice di successo: è un simbolo di speranza e di rinascita, una donna che ha scelto di non arrendersi mai e di lottare per i propri diritti e per quelli delle altre donne. In un contesto lavorativo spesso ostile alle donne, Alessandra ha costruito una carriera di successo nel mondo della presentazione Avon, superando ogni ostacolo e raggiungendo traguardi che l’hanno resa un esempio per molte. La sua determinazione l’ha portata a farsi da sola, aprendosi una strada in un mercato competitivo e maschilista. Nonostante il dolore immenso e le sfide affrontate, Alessandra è riuscita a ricostruirsi una vita piena di affetto e solidarietà. La sua storia è un monito per tutte le donne che si trovano a lottare contro la violenza e la discriminazione. È un messaggio di speranza che ci ricorda che, anche nelle situazioni più difficili, è possibile ritrovare la propria forza e ricominciare a vivere. Alessandra Maggi è una Donna che ce l’ha fatta.
Melina Martello
Melina Martello ha saputo coniugare con competenza e coraggio la sua attività di psicologa e psicoterapeuta con l’impegno rivolto verso la società, in svariati ambiti di intervento. La cura delle persone e delle famiglie con disagi psicologici e lo sguardo attento alle trasformazioni sociali hanno sempre definito le sue scelte professionali e sociali. Da dirigente nel servizio sanitario nazionale ha dedicato particolare attenzione alle persone con fragilità, al contrasto della violenza sulle donne, alla genitorialità sia naturale che adottiva. Parallelamente, si è occupata con determinazione e passione dei temi della politica professionale, occupando posti di responsabilità e di dirigenza nell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, nell’Ente Nazionale di Previdenza degli Psicologi, nel Sindacato di categoria AUPI (Associazione Unitaria degli Psicologi Italiani), sempre con l’attenzione rivolta alla soddisfazione delle legittime esigenze dei colleghi senza trascurare i bisogni dei loro utenti. I suoi interessi si sono poi anche rivolti all’ambito della politica, ricoprendo il ruolo di Presidente del Consiglio comunale del Comune di Brugherio, di Presidente della Commissione Politiche Educative e Sociali e negli Organismi Direttivi a livello sia provinciale che nazionale.Anche l’attività di volontariato l’ha vista impegnata e la vede tuttora attiva nei confronti delle persone più deboli e fragili e delle vittime di violenza di genere, collaborando con gli Stati Generali delle Donne e facendo parte del Comitato Scientifico. Più recentemente ha dato la sua disponibilità ad assumere il ruolo di Tutrice Volontaria di Minori Stranieri Non accompagnati ed attualmente è tutrice di un minore proveniente dalla Guinea. Per tutte queste motivazioni, Melina Martello è una delle “Donne che ce l’hanno fatta”.
Annamena Mastroianni
Annamena Mastroianni è un’instancabile difensora dei diritti umani, impegnata in prima linea per il rispetto della dignità e dei diritti di ogni individuo, in particolare dei più vulnerabili. Il suo percorso si distingue per una lotta costante contro le ingiustizie sociali, il sostegno alle donne, ai alle bambine, agli individui più deboli, in una ferma opposizione alla violenza in tutte le sue forme. La sua visione sociale, arricchita da una profonda riflessione sui diritti e sul trattamento delle personenelle carceri, dei malati psichiatrici, delle vittime di abusi e delle fasce più deboli, la rende una figura di riferimento nella promozione di un cambiamento radicale e umano. È un’attivista che denuncia apertamente le disuguaglianze e le carenze del sistema, richiedendo azioni concrete a favore della protezione dei diritti fondamentali, e l’adozione di politiche inclusive per il miglioramento della vita di tutti e di tutte. Annamena Mastroianni, attraverso il suo impegno e le sue parole, invita a una riflessione profonda sulla condizione umana, sulla giustizia e sulla solidarietà, e per questo motivo è meritevole del premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Giovanna Menzaghi
Giovanna Menzaghi è un esempio straordinario di leadership nell’ambito della sostenibilità e della transizione ecologica. Presidente dell’Associazione Smart Cities Italy ha dedicato la sua carriera alla promozione dello sviluppo sostenibile, combinando innovazione e rispetto per l’ambiente. Fondatrice di Smart Cities Italy nel 2017, ha lavorato instancabilmente per la riqualificazione sostenibile delle comunità territoriali, con particolare attenzione alla valorizzazione delle risorse locali e al miglioramento della qualità della vita nelle città italiane. Il suo impegno nella creazione di “smart cities”, incentrate sull’uso di tecnologie avanzate per ridurre l’impatto ambientale, ha portato la sua visione a una scala globale, con Alfassa, una piattaforma già presente in oltre 62 paesi, che promuove lo sviluppo sostenibile attraverso il capitale umano, organizzativo e relazionale e lancia un nuovo progetto umanistico e rinascimentale per formare una nuova coscienza etica e morale.Giovanna ha anche rivolto particolare attenzione alla formazione, contribuendo a creare nuove opportunità lavorative in un settore sempre più cruciale per il futuro: la sostenibilità. Con il suo lavoro, ha dimostrato che è possibile coniugare sviluppo economico e rispetto per l’ambiente, mettendo al centro delle sue azioni la crescita delle comunità e la tutela del nostro pianeta. Per la sua visione lungimirante e il suo impegno costante nel promuovere un futuro sostenibile, Giovanna Menzaghi merita il premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Lucia Mussolin
Lucia è una Donna dai solidi principi, concreta e pragmatica con se stessa e i ciò che crede. Generosa ed onesta, non ha mai fatto un passo indietro nell’affrontare i problemi della vita suoi e degli altri. Dal 1975 Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana, ha ricoperti vari ruoli nella gerarchia del Corpo della Infermiere da Ispettrice dell’Ispettorato di Padova a quello di viceIspettrice Nazionale, ma i palcoscenici non fanno parte della sua quotidianità. Ha svolto centinaia di missioni in Italia ed all’estero, partendo dal terremoto del Friuli, citando le più conosciute: Albania, Nassiria, Bagdad, Haiti ed Ucraina. Oggi si occupa dell’Ambulatorio Etico Polispecialistico del Comitato della Croce Rossa Italiana di Padova trovando soluzioni alternative e coinvolgendo i centri di potere nell’assunzione di responsabilità e presa in carico dei nuovi poveri e povertà sociali. Inoltre è componente del “Tavolo di Volontariato” dell’Azienda Ospedaliera di Padova e attiva nell’Associazione “Un cuore Un mondo” con il Progetto Elias della Regione Veneto – Eritrea. Per questo Lucia Mussolin è una Donna è una Donna che ce l’ha fatta.
Valeria Nassi
Valeria Nassi ha dedicato la sua carriera alla promozione delle pari opportunità e al benessere dei lavoratori e delle lavoratrici, ricoprendo importanti ruoli all’interno della Provincia di Cremona. Presidente del Comitato Unico di Garanzia e rappresentante della Provincia di Cremona nella Rete Nazionale CUG dal 2021, ha contribuito con impegno e passione alla valorizzazione delle politiche di inclusività e rispetto per le donne, tanto da far diventare la provincia di Cremona “Città delle Donne”. Dal 1995, Valeria ha ricoperto ruoli cruciali nella pubblica amministrazione, in particolare nel settore Risorse Umane e nei Servizi Amministrativi. Ha gestito l’aggiornamento del personale, i tirocini formativi e l’alternanza scuola-lavoro, e ha fondato l’Ufficio del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità. Il suo lavoro nel settore delle Infrastrutture Stradali e Patrimonio ha avuto anche un impatto significativo sulla comunità locale. Valeria, laureata in Giurisprudenza, ha sempre avuto come obiettivo il miglioramento delle condizioni lavorative e la promozione della cultura delle pari opportunità, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un futuro più equo e inclusivo. Per questi motivi, merita il premio “Donne che ce l’hanno fatta”.
Isabel Russinova
Isabel Russinova rappresenta un autentico esempio di poliedricità artistica, impegno civile e passione culturale. Attrice, drammaturga, regista, scrittrice e produttrice, ha dedicato la sua vita a valorizzare le tematiche sociali, le pari opportunità e la difesa dei diritti umani, con un’attenzione particolare alle battaglie femminili. La sua lunga carriera l’ha vista protagonista in cinema, teatro e televisione, lasciando un segno indelebile con opere che raccontano storie di donne, diritti e speranza. Come testimonial ufficiale di Amnesty International, Russinova ha utilizzato il suo talento per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come la lotta contro la violenza di genere e la difesa della libertà. Il suo impegno si estende anche all’ambito culturale, dove ha ideato e diretto rassegne prestigiose come Les Femmes d’Or e Quartieri Contemporanei, contribuendo a promuovere il teatro e il cinema come strumenti di riflessione sociale. I suoi testi teatrali, spesso ispirati a figure storiche e temi universali, sono un inno alla forza e alla resilienza delle donne. Per il suo straordinario contributo artistico e il suo coraggio nel trasformare l’arte in un veicolo di cambiamento sociale, Isabel Russinova incarna i valori di determinazione, creatività e impegno che il premio “Donne che ce l’hanno fatta” celebra.
Annamaria Scotti
Annamaria Scotti è un’imprenditrice straordinaria che ha saputo trasformare la sua passione per l’alta gioielleria in un’attività di successo, superando le sfide di un mercato competitivo e sfidando gli stereotipi di genere. La sua storia è un esempio luminoso di come una donna determinata possa raggiungere traguardi importanti anche in un contesto difficile come quello della Campania. Ma ciò che rende Annamaria ancora più speciale è il suo profondo senso civico e il suo impegno a favore della comunità. Con le sue azioni concrete, ha dimostrato che il successo imprenditoriale può essere un volano per il cambiamento sociale. La sua figura è un’ispirazione per tutte quelle donne che desiderano realizzare i propri sogni e lasciare un segno positivo nel mondo. Per questi motivi, Annamaria Scotti è meritevole del Premio Donne che ce l’hanno fatta.