Sentenza definitiva a Roma: bimbo concepito all’estero adottato dal compagno del padre grazie alla Cedu e ai «casi particolari» della legge 184/83, discriminatorio negare figli alla coppia same sex – Sentenza, 26 marzo 2016
Non è il genere né il numero dei genitori a garantire di per sé il migliore sviluppo per il minore. Ciò che conta è che le persone chiamate ad allevare un figlio abbiano la capacità di assumere il ruolo e le responsabilità educative che ne derivano.
È ormai definitiva la decisione che riconosce a Roma la stepchild adoption a due padri grazie alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e ai casi particolari della legge 184/83, che consente l’adozione di minori a coppie non sposate: un diniego fondato sul fatto che la coppia è omosessuale sarebbe discriminatorio, in quanto contrario alla Cedu e alla stessa Costituzione italiana.
È quanto emerge da una sentenza depositata il 23 dicembre scorso e passata in giudicato perché non appellata.