Un invito alla Ministra Carfagna per aprire un tavolo di confronto istituzionale, che vada al di là delle appartenenze politiche per le donne del Sud
Secondo l'ultimo Rapporto SVIMEZ sull'Economia e sulla Società del Mezzogiorno, tutte le regioni italiane si stanno allontanando dal livello medio del tenore di vita europeo e solo un incremento del tasso di occupazione femminile, uno dei più bassi in Europa, potrebbe migliorare la situazione
Per colmare il ‘political divide’ tra Nord e Sud di una stessa Italia, che dal Sud continua ad attingere risorse, intelligenze, passioni e colori oltre che le stesse forze lavoro occorre tracciare un punto di partenza in una battaglia di civiltà, sociale ed economica.
Conosciamo le carenze strutturali del sistema e cosa serve per consentire di svolgere la propria attività con efficienza, senza ricadute negative sulla vita delle donne e delle famiglie ma questa volta non ci accontenteremo di più asili nido, di scuole, di spazi per i bambini, di defiscalizzazione del lavoro.
Dobbiamo metterci al tavolino e ragionare su cose ancora più concrete.
Dobbiamo rovesciare la logica delle politiche assistenziali finora qui implementate e immaginare il Sud e il potenziale delle donne del Sud e delle imprese femminili, come un grande contenitore di creatività, ingegno, innovazione dove certamente la cultura, il turismo, il paesaggio e i territori diventano i pilastri del Piano di ripresa e resilienza che il governo Draghi si sta apprestando a scrivere.
Isa Maggi – Stati Generali delle Donne