In onda su Rai TRE in seconda serata, 4 gennaio 2021
Se c’è un mondo che ha bisogno di essere ascoltato con misericordia è quello di oggi segnato dalla grande pandemia in corso.
La conta dei morti, che ancora non decresce in modo esponenziale, rende tutti più vulnerabili e bisognosi, più pesanti le regole e le limitazione imposte e necessarie.
In questo Mondo, la voce di Papa Francesco si è fatta sentire chiaramente: “Invece di lamentarci delle restrizioni, aiutiamo gli altri”.
Perché la misericordia, l’aiuto che ne consegue, non è astrazione ma azione.
Come ha dimostrato egli stesso recandosi nei luoghi del bisogno e della povertà, istituendo I Venerdì della Misericordia nel corso del Giubileo del 2015.
Nel richiamare tutti a dare consolazione e conforto ad ogni essere che ne abbia bisogno non solo a parole ma con i propri comportamenti, Francesco ha dato inizio al suo viaggio dei Venerdì, per portare la propria presenza evangelica in forma privata presso comunità e strutture d’accoglienza, solidarietà per chi soffre.
La cultura della misericordia che il Papa vuole diffondere, in un mondo che ne ha bisogno, è stata da allora esercitata e testimoniata dai numerosi incontri con realtà, pur diverse tra loro, nei confronti di migranti, malati, carcerati, persone con disabilità, famiglie ferite, unite dallo steso bisogno. E la misericordia è il messaggio più forte di Dio che Francesco fa suo, ed invita gli altri a parteciparvi, con la tenerezza necessaria e la compassione che merita il compimento di quest’ atto.
E’ necessario abbandonare l’egoismo di cui si nutre il lamento individuale, come ha sottolineato anche in circostanza del Corononavirus e delle limitazioni che ha comportato: “Invece di lamentarci delle restrizioni, aiutiamo gli altri”.
In questa rimodellazione del proprio bisogno verso il bisogno altrui si dovrebbe compiere l’impegnativo viaggio tra individui, mai con condiscendenza ma con il cuore e l’anima aperta al confronto con chi ha necessità di sentirsi rispettato ed amato per ciò che è.
Esempio cui ispirarsi, i tanti incontri succedutesi nei Venerdì della Misericordia in cui il Papa ha compiuto un approccio “rivoluzionario”, non solo accogliendo ma entrando nei luoghi del disagio e del bisogno, per dimostrare un’assoluta comunione con il prossimo, di qualunque e in qualunque condizione esso si trovi e viva.
Queste scene, momenti mai visti dal pubblico televisivo e riprese solo dal Centro Televisivo Vaticano , sono testimoniate dal prezioso materiale custodito nell'archivio di Vatican Media. Esse saranno rese pubbliche grazie al docu-film “Solo Insieme. La sorpresa di Francesco”che verrà trasmesso su Rai3 lunedì 4 gennaio in seconda serata.
Il documento televisivo – di Gualtiero Peirce, scritto col vaticanista Orazio La Rocca – racconta di un Papa quasi del tutto inedito.
Incontri non programmati che colgono lo stupore e la meraviglia di uomini e donne che accolgono il Papa come in un sogno, che si tramuta in realtà nel dialogo e nei gesti.
Una regia rispettosa, la fedeltà dell’audio, le parole sussurrate, la spontaneità delle carezze e dell’accoglienza negli abbracci come la consumazione insieme di un caffè o una bevanda, la visibilità delle emozioni, rendono queste immagini un unicum nella memoria di questo Papato.
Il film, che si chiude con le parole di mons. Fisichella, che ha guidato l'esperienza dei Venerdì della Misericordia, non sfugge doverosamente al proporre anche momenti di riflessione.
Come quando, incontrando un gruppo di ex prostitute salvate dalla strada dai volontari della Comunità “Papa Giovanni XXIII” fondata da don Oreste Benzi, Francesco chiede umilmente “perdono per le violenze che avete subito anche da chi si professa cristiano e cattolico”.
Il documentario è stato interamente realizzato con materiali dell’archivio di Vatican Media. Musiche di Marco Frisina, voce di Nicole Grimaudo. Un progetto di Beppe Attene, prodotto da Cyrano New Media