Parte Aida! Abitare Insieme e Dare Assistenza: casa e lavoro per cominciare

da | Dic 11, 2019 | Appelli, Comunicati

Un progetto dell’associazione di donne native e migranti Trama di Terre di Imola, finanziato dalla Regione Emilia Romagna Servizio Politiche Sociali e Socio educative, per promuovere le capacità imprenditoriali delle donne e qualificare il lavoro di cura, in collaborazione con Ausl Imola, Asp, Spi-Cgil, Mag6 soc. coop ar.l, Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Ravenna.

 

 

Perché questo progetto

Spesso le donne migranti faticano ad inserirsi nel mondo del lavoro per il mancato riconoscimento delle esperienze professionali e delle qualifiche formative acquisite nel paese di provenienza mentre, per le donne italiane, la carenza di titoli di studio e qualifiche sono ciò che più comunemente rende difficile questo accesso.
Sempre più spesso, donne anziane si ritrovano sole a dover affrontare una fase della vita in cui hanno bisogno di aiuto, sostegno e compagnia e ad affrontare molte difficoltà nella gestione della loro vita quotidiana e della casa.
Dall'incontro e dal riconoscimento reciproco di queste situazioni di fragilità si possono costruire percorsi attivi di auto-mutuo aiuto per il rafforzamento dell'autonomia delle donne.
Da qui è partita A.I.D.A!
Dalla lunga esperienza di Trama di Terre nell'accogliere donne migranti, donne che hanno affrontato un percorso di fuoriuscita dalla violenza e donne in condizione di fragilità economica e che faticano a rientrare nel mercato del lavoro, e anche grazie alle attività svolte dal nostro Sportello Formazione e Lavoro, è nato il progetto A.I.D.A (Abitare Insieme e Dare Assistenza), un modo nuovo per supportare le donne con azioni e strumenti concreti che possano aiutarle a costruire, o ri-costruire, la loro vita in modo autonomo e soddisfacente.

L'idea

– A.I.D.A è una nuova idea di welfare di comunità circolare dove si incontrano le necessità e i bisogni di donne in situazioni diverse, che attiva sinergie e collaborazioni tra soggetti pubblici e privati in una logica di rete per migliorare un’ organizzazione del lavoro che possa incidere favorevolmente sulla qualità della vita delle persone;
– A.I.D.A vuole rafforzare l'autonomia e la consapevolezza delle donne nell' avviare progetti di auto-imprenditorialità attraverso corsi di formazione professionale e con l’ acquisizione di strumenti e competenze;
– A.I.D.A punta a qualificare la figura dell'Assistente Familiare per donne anziane e minori (e non) disabili, affinché il lavoro che le donne formate andranno a svolgere sia riconosciuto professionalmente e a sostenere le famiglie coinvolte, attraverso la creazione di un' Elenco territoriale idoneo.

Come

A.I.D.A vuole:
– promuovere un modello sperimentale di welfare tra donne, in rete con i Servizi del territorio, per creare un'esperienza di mutualità che trasformi le fragilità di ciascuna in arricchimento reciproco, favorendo anche la costruzione di nuove relazioni di sostegno;
– supportare i Servizi del territorio nella gestione della presa in carico di donne in difficoltà per concretizzarene l'autonomia economica ed abitativa;
– migliorare la qualità della vita, sia delle donne in condizioni di precarietà (supportando le donne migranti, le donne che hanno affrontato un percorso di fuoriuscita dalla violenza e quelle in condizione di instabilità economica), sia delle donne anziane sole (autonome e non) nella gestione della vita quotidiana e nell’ affrontare la propria situazione di vulnerabilità emotiva.
– lavorare su elementi di prevenzione per evitare situazioni irregolari, al limite della legalità e dello sfruttamento;

Concretamente

All'associazione Trama di Terre arrivano molte richieste di ricerca di personale per l'assistenza di familiari disabili o anziani. Questo dato esplicita la necessità delle famiglie, oltre che del terzo settore, di avere un contesto di riferimento professionalizzato che offra più garanzie.
Occorre quindi lavorare perché questo incontro avvenga attraverso alcune azioni:
– avviamento di corsi di formazione per qualificare il lavoro di cura che culturalmente e convenzionalmente viene affidato alle donne, ed oggi sempre più alle migranti, senza considerare la necessità di dover formare questo ruolo professionale;
– reperire alloggi che, a causa dei contratti di lavoro precari, l'aumento delle richieste di garanzie da parte dei padroni di casa e i crescenti episodi di razzismo e pregiudizio, rendono più difficile e con tempi più lunghi il raggiungimento della piena autonomia abitativa;
– dare risposta alla necessità di assistenza per donne anziane perché sole o vittime di maltrattamento (da parte di parenti o “badanti”) e che spesso si ritrovano sempre più in difficoltà ad affrontare le spese di mantenimento dell'abitazione e la gestione della vita quotidiana (sia in termini economici che qualitativi) con un sostegno emotivo adeguato;
– agevolare un sistema di servizi di assistenza integrata: potenziare un maggiore orientamento dei familiari di persone disabili e anziani, dell'assistente familiare e degli operatori/operatrici socio sanitari all'interno della rete territoriale per sostenere una permanenza domiciliare volta ad un maggiore benessere;
– costruire un Elenco territoriale: l'Ente pubblico in collaborazione con Trama di Terre avvierà un percorso per la costruzione di un Elenco territoriale per il riconoscimento della figura professionale della Assistente Familiare con l'obiettivo di tutelare tutti i soggetti coinvolti (le lavoratrici e i datori di lavoro, gli/le assistiti e/o le loro famiglie).

La formazione e i corsi

“Fare impresa al femminile”
Costruire un percorso di crescita e acquisizione di capacità per avviare progettualità di auto imprenditorialità a partire dai propri desideri e competenze.
Percorso formativo rivolto a max. 25 donne della durata complessiva di 16 ore.
La priorità sarà data a donne disoccupate e inoccupate.
Si lavorerà sulla creazione del piano di impresa, con l'obiettivo di fornire strumenti semplici per affrontare con consapevolezza e autonomia tutti i passaggi che portano alla nascita di una impresa, con una metodologia laboratoriale per facilitarne l'apprendimento. Un obiettivo implicito sarà quello di costruire un gruppo e facilitare sinergie e relazioni che perdurino oltre la durata del momento formativo.
In collaborazione con Mag6 Soc. Coop.

“Assistente Familiare”
Acquisire competenze specifiche nell'ambito socio assistenziale e di animazione.
Percorso formativo rivolto a max. 30 donne della durata complessiva di 120 ore.
La priorità sarà data a donne disoccupate e inoccupate.
Le tematiche affrontate riguarderanno la rete dei servizi, diritti e doveri dell'Assistente Familiare, la relazione, la cura della persona e dell'ambiente in cui vive, l'aiuto nel movimento e nell'alimentazione, salute e sicurezza con approfondimenti su minori e su disabili e con una attenzione particolare al tema della violenza sulle donne anziane. Le lezioni saranno frontali con esercitazioni pratiche.
In collaborazione con l'ente di formazione “Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri”.

A conclusione…

A conclusione dei progetti di formazione l'associazione Trama di Terre intraprenderà le seguenti azioni:

– Individuazione delle donne/soggetti che parteciperanno al percorso di coabitazione, in collaborazione con AUSL, SPI-Cgil, ASP e altri soggetti singoli e collettivi che per diversi motivi “incontrano” queste donne: sarà data priorità a donne anziane sole, ma saranno valutate anche famiglie con minori (e non) con disabilità.
– Realizzazione dei percorsi di coabitazione il cui obiettivo è quello di raggiungere un miglioramento nella qualità della vita delle donne coinvolte in una relazione di reciprocità con benefici “immediati” (ad esempio aiuto nella gestione della casa, compagnia da una parte e necessità di un alloggio dall'altra) e nel tempo creare una relazione di riconoscimento reciproco.
– Costruzione del Patto di coabitazione: in collaborazione con ASP, AUSL, e SPI-Cgil Trama di Terre definirà il patto mutualistico in cui a partire dai bisogni e disponibilità verranno individuati i contenuti dello scambio di reciprocità in termini di durata della coabitazione, dei tempi di disponibilità, delle attività richieste, della condivisone degli spazi e degli altri elementi emersi nella fase di progettazione del singolo percorso. Nel Patto (sottoscritto tra tutti i soggetti coinvolti) verranno anche definiti i tempi e le modalità di monitoraggio della coabitazione.

Dove e Quando

Le attività del progetto sono previste con maggiore intensità presso il Circondario Imolese (Imola, Castel San Pietro Terme, Dozza, Medicina, Castel Guelfo, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio) e l'Area Metropolitana di Bologna.
Da dicembre 2019 a dicembre 2020.

Per info:

sportellolavoro@tramaditerre.org
Tel. 0542 28912