. Anche questa è la Tunisia di oggi che sta dando lustro alla sua storia in materia di emancipazione femminile e diritto di famiglia – Parere di Neila Chaabane, segretaria di Stato per la Donna e la Famiglia
Il governo del primo ministro Mehdi Jomaa a inizio gennaio ha visto una sola conferma (Lotfi Ben Jeddou all’Interno) e sedici nuovi ministri che portano avanti un lavoro iniziato già da alcuni decenni. Tra le novità una sola donna, Amel Karoul*, prima tunisina a ricoprire la carica di ministra del Turismo, un settore chiave sul quale il governo punta molto per rilanciare un’economia che fatica a riprendersi dopo la rivoluzione del 2011. A non risentire della crisi sono i litorali sul Mediterraneo ma l’obiettivo è portare il turismo verso le montagne a Nord del Paese, il deserto del Sud, le tradizioni berbere e i tesori archeologici come Cartagine, il colosseo di El Djem e i mosaici del museo nazionale del Bardo.
La Tunisia ha problemi strutturali e la disoccupazione è al 15,2% ma per Neila Chaabane, segretaria di Stato per la Donna e la Famiglia, il suo Codice del 1956 ha un approccio visionario poiché prevede l'abolizione della poligamia; la possibilità di matrimonio civile e il divieto del ripudio; il riconoscimento del diritto al divorzio, anche per convenienza personale, ad entrambi gli sposi, con l'esclusiva competenza del giudice. Non solo: la donna tunisina offre la nazionalità ai figli nati da un padre straniero; è stata soppressa la nozione del dovere di obbedienza; dal 2007 l'età minima per il matrimonio è stata fissata a 18 anni, mentre in caso di matrimoni di minori è richiesto anche il consenso della madre, vi sono inoltre per le donne garanzie economiche in caso di divorzio.
La Tunisiainoltre ha ratificato la quasi totalità delle convenzioni internazionali relative ai diritti delle donne, tra cui la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (Cedaw). La nuova Costituzione, promulgata il 27 gennaio 2014, ha consolidato ed esteso i diritti femminili. Oltre all’art. 20 sulla parità assoluta tra uomo e donna http://www.combonifem.it/articolo.aspx?t=G&a=6361, vi sono l'art. 34 che obbliga lo Stato a garantire la rappresentanza delle donne nelle assemblee elette, l'art.40 che afferma che cittadine e cittadini hanno diritto a un lavoro a condizioni dignitose e salario equo, e l'art.46 che prevede la protezione dei diritti acquisiti della donna, il principio di parità e la lotta contro le violenze.
Amel Karoul è nata nell’aprile del 1973 a Tunisi. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Coaching e menoring alla Oxford Brookes University (UK). Ha ottenuto il titolo CCL360 al Center for Creative Leadership, Greensboro, USA. Ha studiato inoltre in Germania e in Svezia. Karboul è stata anche ambasciatore pro-bono della Fondazione BMW Stiftung Herbert Quandt a Berlino e Londra, dal giugno 2013 fino ad oggi. Dal luglio 2007 è fondatrice e ad di Change, Leadership & Partners con sede a Tunisi, Colonia e Londra. Ha lavorato con varie organizzazioni e multinazionali e condotto seminari in diversi Paesi del mondo. Sposata, è madre di due figlie.