Omicidio dell’anima
di Giancarlo Perazzini
Ediz. Il Ciliegio
Sara è la protagonista di questa amara e assurda storia: reale, dura, incomprensibile e crudele. Dal Sud arrivano le urla di una violenza assordante per il silenzio che l’ha caratterizzata. Ma tra le pieghe di quell’omertà, la voce di Sara, costretta dalla famiglia a sposare il suo violentatore, si fa sentire ancor più incisiva che mai. Il passato è passato; a lei interessa il futuro delle altre donne che nasceranno dopo di lei e avranno l’esempio della sua indicibile forza interiore. Per lei non è stato facile raccontarsi e se l’ha fatto è solo perché spera che la sua esperienza possa essere d’insegnamento a quanti dovessero trovarsi nelle stesse condizioni, e ancor più ai genitori e ai parenti delle eventuali vittime, dal cui comportamento quasi sempre dipende il destino di chi subisce il peggiore dei delitti: “l’omicidio dell’anima”. Per quanto forte, il dolore fisico era ben poca cosa in confronto allo strazio indicibile che provavo dentro di me. In pochi istanti mi erano stati rubati per sempre i miei sogni e mi era stata strappata l’anima. Lui me l’aveva uccisa.
Giancarlo Perazzini è nato nella Repubblica di San Marino il 27 febbraio 1950, e risiede a Bagnone in Lunigiana. È alla guida di un’impresa di costruzioni e il suo lavoro lo ha portato in giro per il mondo: dall’Arabia, all’Africa. Proprio dall’amore profondo verso questo continente, nel 2007 ha pubblicato la sua prima opera narrativa Jan-Mal d’Africa. Ricordi di una parentesi africana 1982-1985. Poi sono seguiti: Intrighi e delitti sull’isola, 2008; Il mistero del castello, 2009; nello stesso anno Jan-Mal d’Africa. FRAMMENTI, che può essere considerato il completamento del volume pubblicato nel 2007; Uomini o bestie? La casta siamo noi, 2010, il suo primo saggio e, nel 2011, Sei numeri per l’inferno.