LO SGUARDO DELLE DONNE SUL NEXT GENERATION EU #ORAOMAIPIU' UNA SINTESI DELLA GIORNATA – THE LOOK OF WOMEN ON THE NEXT GENERATION EU # ORAOMAIPIU ' A SUMMARY OF THE DAY

da | Mar 30, 2021 | Testimonianze e contributi

di Isa Maggi

 

 

27 febbraio dalle ore 15 alle ore 21

organizzato da Stati Generali delle Donne e Alleanza delle donne,

in collegamento con molte Città europee

IL PUZZLE DELLE DONNE, LE MAPPE DEL POTERE, Il RUOLO DELLE CITTA’

LO SGUARDO DELLE DONNE SUL NEXT GENERATION EU

#ORAOMAIPIU’

UNA SINTESI DELLA GIORNATA

Con il Patrocinio di:

Commissione Europea, Rappresentanza in Italia

Rai per il Sociale

Movimento Europeo Italia

In collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia

Media partner:

Rai Radio 1

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Media Duemila

Donna in affari

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L'incontro è diffuso sul canale You Tube di Stati Generali delle Donne:

https://www.youtube.com/channel/UCc8egOYFSK9q0-zGl2gBtdw/videos?view=0&sort=dd&shelf_id=1

Coordinamento: Isa Maggi

Coordinatrice nazionale Stati Generali delle Donne www.statigeneralidelledonne.com

mail isa.maggi@tin.it facebook https://www.facebook.com/isa.maggi

twitter @_isamaggi

Pavia – 27010 Linarolo, via Cavallotti 1

 

La maratona promossa dagli Stati Generali delle Donne che si è tenuta on line il 27 febbraio dalle ore 15.00 alle 21.00 con la partecipazione di istituzioni europee e nazionali rappresentanti di corpi intermedi, esperti dei temi discussi e città in collegamento da dieci diversi Stati Membri, ha avuto lo scopo di portare all'attenzione della società civile la forza delle idee e della concretezza delle donne ma anche l'Europa reale, raccontando cosa ha fatto il Parlamento Europeo, organo eletto che rappresenta le cittadine e i cittadini europei, per reindirizzare il NGEU verso le donne. La forza dell'Europa è di essere una vera potenza normativa globale, patria dell'uguaglianza e dei diritti che permettono la libertà nel rispetto del bene comune, e, oggi finalmente in grado di declinare al meglio, alla prova della pandemia, anche la parola fraternità e sorellanza, quella trascurata e mancante tra i valori che da sempre animano il nostro continente.

Una #maratona per l’Europa necessaria perché non possiamo fermarci, perché si tratta di realizzare una promessa di pace, inclusione e prosperità, di sostenere un nuovo modello di sviluppo che sia anche deciso dalle donne, perché le cose che valgono vanno difese e fatte crescere e l'Unione Europea è stata un propulsore di avanzamento dei diritti delle donne per gli stati membri che erano più indietro, come il nostro, su questo fronte, ma anche un agente di mantenimento dell’attenzione alta per quelli più avanzati perché c’è ancora molto cammino da fare per tutte e tutti verso la parità visto che nessun paese al mondo l’avrà raggiunta neppure nel 2030 (World Economic Forum 2019).

L'Europa resta il posto migliore al mondo per nascere donna ed avere imposto il gender mainstreaming come necessario riferimento trasversale sulla base del quale andranno valutati i Piani nazionali di Resilienza e Riforma, è un passo decisivo anche se non esaustivo ne è la prova. Nel Next Generation EU oggi manca un allocazione specifica per le donne ma c'è un'indicazione precisa per quanto riguarda il rispetto degli indicatori di impatto di genere. Aver indicato agli Stati Membri che il NGEU non poteva essere gender blind costituisce un indirizzo unificante e rilevante che ha la forza potenziale di modificare le strategie di sviluppo e compiere un avanzamento nella giusta direzione per una parità sostanziale non solo invocata e dichiarata.

Questi fondi dovranno essere orientati su filoni di investimento definiti: trasformazione ecologica e digitale per circa il 60%, infrastrutture fisiche e immateriali, coesione sociale, lotta alle disuguaglianze.

L'ambiente, il lavoro, l'economia sostenibile, i cambiamenti climatici, il ruolo delle città, la crisi economica, la povertà sempre più diffusa, la speranza di futuro per le giovani e i giovani e per la qualità della vita di tutte e tutti noi: questi sono stati gli argomenti del dibattito condotto con la convinzione che il “sogno” deve diventare progetto concreto.

Il confronto è stato affrontato guardando alla nuova economia attraverso l’Agenda Sociale di Porto e l'appuntamento del Vertice del prossimo 7 maggio, all’autonomia strategica della UE e all'appuntamento del G20 e del W20, mettendo in evidenza il valore del multilateralismo della Cop26 per lo sviluppo sostenibile e valutando come tutto questo si rispecchia nelle misure positive della nuova Strategia UE 2020-2025 per la parità di genere avendo come principio guida il lavoro femminile nelle imprese e come imprese a leadership femminile, nei servizi come nella PA, senza trascurare la piaga che non deve essere più tollerata della violenza e del femminicidio.

Le domande cui abbiamo cercato di rispondere e per le quali abbiamo fatto emergere parole chiave sono:

*Come si procede a programmare queste risorse europee comuni in tutti gli Stati Membri? Le percentuali di concentrazione tematica del 37% Green e del 22% Digitale daranno impulso ad un’Europa nuova e più avanzata ma quale sarà l'impatto di genere?

* Che tipo di leadership vogliamo?

Da oltre sei ore di discussione abbiamo estratto dieci parole chiave per le donne europee in questo cammino verso la parità, parole che sono altrettanti focus, percorsi concreti, che ci uniscono nel costruire con determinazione la road map dello sviluppo sostenibile che realizzi quell’empowerment che i decisori politici dichiarano da tempo di perseguire e che oggi insieme sentiamo la forza di poter realizzare: le donne possono costruire il futuro per loro stesse e per tutti.

The marathon promoted by the States General of Women, which was held online on 27 February from 15.00 to 21.00 with the participation of European and national institutions representing intermediate bodies, experts on the topics discussed and cities in connection from ten different Member States, aimed at bringing to the attention of civil society the strength of ideas and concreteness of women but also of real Europe, telling what the European Parliament, an elected body that represents European citizens and citizens, has done to redirect the NGEU towards women. The strength of Europe is to be a true global regulatory power, home of equality and rights that allow freedom in respect of the common good, and, today finally able to decline to the fullest, in the test of the pandemic, even the word fraternity and sisterhood, the neglected and missing one among the values that have always animated our continent.

A #marathon for Europe that is necessary because we cannot stop, because it is a matter of fulfilling a promise of peace, inclusion and prosperity, of supporting a new development model that is also decided by women, because the things that are worthwhile must be defended and done grow and the European Union has been a propeller for the advancement of women's rights for the member states that were further behind, like ours, on this front, but also an agent of maintaining high attention for the most advanced ones because there is there is still a long way to go for everyone and everyone towards equality since no country in the world will have achieved it even in 2030 (World Economic Forum 2019).

Europe remains the best place in the world to be born a woman and to have imposed gender mainstreaming as a necessary transversal donneierioggiedomani.it on the basis of which the National Resilience and Reform Plans will be evaluated, it is a decisive step, even if not exhaustive, it is proof of this. In the Next Generation EU today there is no specific allocation for women but there is a precise indication regarding compliance with gender impact indicators. Having indicated to the Member States that the NGEU could not be gender blind constitutes a unifying and relevant policy that has the potential strength to modify development strategies and make progress in the right direction for a substantial parity not only invoked and declared.

These funds will have to be oriented on defined investment lines: ecological and digital transformation for about 60%, physical and intangible infrastructures, social cohesion, fight against inequalities.

The environment, work, sustainable economy, climate change, the role of cities, the economic crisis, increasingly widespread poverty, the hope of a future for young people and for the quality of life of all us: these were the topics of the debate conducted with the conviction that the “dream” must become a concrete project.

The comparison was addressed by looking at the new economy through the Porto Social Agenda and the summit appointment on 7 May, the strategic autonomy of the EU and the G20 and W20 appointments, highlighting the value of multilateralism of Cop26 for sustainable development and evaluating how all this is reflected in the positive measures of the new EU 2020-2025 Strategy for gender equality, having as a guiding principle female work in companies and as female-led enterprises, in services as in the PA, without neglecting the scourge that must no longer be tolerated than violence and femicide.

The questions we have tried to answer and for which we have highlighted keywords are:

* How do you go about programming these common European resources in all Member States? The thematic concentration percentages of 37% Green and 22% Digital will give impetus to a new and more advanced Europe, but what will the gender impact be?

* What kind of leadership do we want?

For over six hours of discussion we have extracted ten key words for European women on this journey towards equality, words that are as many focuses, concrete paths, which unite us in building with determination the road map of sustainable development that achieves that empowerment that political decision-makers have long declared that they are pursuing and that today together we feel the strength to be able to achieve: women can build the future for themselves and for everyone.