di AA. VV. a cura di Alessandra Criconia – Franco Angeli ed.
Una riflessione collettiva sui caratteri ibridi e moderni dell’architettura di Lina Bo Bardi nel clima dei fermenti che hanno attraversato le arti e l’architettura prima e dopo la Seconda guerra mondiale facendo della architetta italo-brasiliana “uno degli esponenti della riformulazione latinoamericana del progetto globale delle avanguardie storiche europee spazzate via dai regimi totalitari” (Eduardo Subirats, 1991).
Nel 1946, all'età di 32 anni, Lina Bo Bardi parte con il marito per il Sudamerica. È un viaggio di sola andata. In Brasile, Bo Bardi fisserà la sua dimora e costruirà la sua seconda vita. Ma è in Italia, dove si laurea alla scuola di architettura di Piacentini e Giovannoni e dove muove i primi passi professionali nel mondo delle riviste e del dibattito, che si delineano i temi e le figure della sua architettura. Nei suoi capolavori – Casa de Vidro, MASP, SESC-Pompéia -, così come nelle opere meno conosciute dei teatri, delle chiese, delle case e negli allestimenti, sono evidenti le tracce di un razionalismo umanistico tipicamente italiano che, mescolate con il “sur-realismo” brasiliano, hanno dato forma a edifici rigorosi e fortemente espressivi.
Questo volume è una riflessione collettiva sui caratteri ibridi dell'architettura di Bo Bardi: una lettura della sua opera e del suo pensiero, sullo sfondo della crisi del Moderno e delle avanguardie storiche, seguendo il filo di una visione etica e poetica del progetto che pone al centro la cultura e le arti popolari.
Il volume raccoglie i contributi di: Renato Anelli, Maria Argenti, Rossana Battistacci, Federico Bilò, Alessandra Capanna, Alessandra Capuano, Anna Carboncini, Orazio Carpenzano, Francesca Romana Castelli, Giorgio Ciucci, Alessandra Criconia, Martina De Luca, Anna Rita Emili, Ettore Finazzi-Agrò, Anna Giovannelli, Anna Maria Giovenale, Alessandro Lanzetta, Giancarlo Latorraca, Zeuler R. M. de A. Lima, Domizia Mandolesi, Alessandra Muntoni, Carlo Pagani, Emanuele Piccardo, Pisana Posocco, Piero Ostilio Rossi, Silvana Rubino, Simona Salvo, Francesco Tentori.
Alessandra Criconia, architetto e docente di progettazione architettonica e urbana, è ricercatrice all'Università Sapienza di Roma. Studiosa dell'architettura della città e del progetto moderno e contemporaneo, ha curato il convegno internazionale di studi su Lina Bo Bardi nel centenario della nascita. Tra le sue pubblicazioni: L'architettura dei musei (Carocci 2011); La qualità dell'urbano (Meltemi 2010); Corpi dell'architettura della città. Mutazioni (Palombi 2003).