La Bella, la Bestia e l’Umano, di Annamaria Rivera

da | Ott 22, 2010 | Consigli di lettura

Collana sessismoerazzismo
Questo volume inaugura la collana sessismoerazzismo, edita in collaborazione
con l’Associazione Crs e curata da Lea Melandri, Isabella Peretti, Ambra Pirri
e Stefania Vulterini.

La Bella, la Bestia e l’Umano
di Annamaria Rivera
Casa editrice Ediesse


Sessismo e razzismo senza escludere lo specismo Ad assimilare specismo, sessismo e razzismo – sostiene l’autrice sulla scia di una linea di pensiero che va dalla Scuola di Francoforte a studiosi/e quale Colette Guillaumin – è l’attribuzione agli «altri», alle donne, ai non umani di una natura diversa, inferiore o mostruosamente superiore, da controllare e soggiogare.
Dei tre sistemi di dominio, Rivera analizza analogie e intrecci, peculiarità e divergenze. Ed esemplifica l’analisi dei processi di alterizzazione e reificazione attraverso alcuni
temi: la dialettica fra razzismo istituzionale e xenofobia popolare; il trattamento dei corpi altrui, fino agli stupri «etnici»; le controversie sul «velo islamico» e sulle modificazioni dei genitali femminili; la vicenda italiana delle donne‐tangenti. Infine, accogliendo la critica dei femminismi «non bianchi», suggerisce di adottare una
postura critica e relativista, per evitare l’etnocentrismo, trascendere l’universalismo particolare, immaginare un modello di universalità relazionale, concreto, situato,
sessuato.

Annamaria Rivera insegna Etnologia e Antropologia sociale nell’Università di Bari. È femminista e attivista antirazzista. Ha scritto, fra gli altri: Les dérives de l’universalisme (La Découverte, 2010); Regole e roghi. Metamorfosi del razzismo (Dedalo, 2009); La guerra dei simboli. Veli postcoloniali e retoriche sull’identità (Dedalo, 2005); Estranei e nemici (DeriveApprodi, 2003); e, con R. Gallissot e M. Kilani, L’imbroglio etnico, in quattordici parole chiave (Dedalo, 2001). È anche autrice di un romanzo, Spelix. Storia di gatti,
di stranieri e di un delitto (Dedalo, 2010).