Il virus di Taylor Swift. Come la musica dei giovani e le loro emozioni possono creare il panico in mezzo alla gente.

da | Lug 23, 2024 | Dietro la lente

Di quale virus parla il mio titolo? Ma del Coronavirus!
Certo è che se tante giovani e giovani e magari i loro genitori vanno ad un concerto, come quello di Milano di qualche giorno fa, si possono ammalare… ma di un’ influenza particolare, quella di aver nuovamente delle emozioni vibranti e forti, che fanno paura.  Ma non a lei. Classe ’89, bionda con occhioni irrequieti azzurri, cantautrice statunitense che fin da piccola amava la poesia. Figlia d’ arte, la madre era una cantante
lirica, Taylor Swift rappresenta un certo simbolo di bellezza in musica, di verità diretta e senza falsi drammi, da dire a tutte e tutti, di cantare, insomma, l’ amore.
Come? Come hanno fatto i poeti maudit francesi, come hanno fatto i nostri cantautori come Francesco De Gregori. Mah, direte, proprio lui?! Perché è un esempio che per metonimia rimanda all’ autenticità delle emozioni, in fondo quando uscì: “La donna cannone” ci sentivamo un po’  tutte innamorate quando l’ ascoltavamo.
Veniamo a Taylor Swift… mi colpisce come la sua immagine tanto attraente sia anche graffiante, mai veramente seduttiva, mai fino in fondo, perché le sue canzoni colpiscono al cuore, specialmente quello delle ragazze. Sì, delle giovani che l’ ascoltano da più di 15 anni.

La prima canzone che mi viene in mente è: “Love story”, ed è tratta dall’ album: “Fearless”, che significa senza paura. E’ la storia d’ amore apparentemente semplice o a tratti scontata tra due giovani simile a quella di Romeo e Giulietta, la storia più romantica di Shakespeare! Ad un certo punto del testo, si legge: “My daddy said: “stay away from Juliet””. Che significa, traducendo dall’ inglese :”mio padre disse: stai lontano da Giulietta”. Mi ha colpito tanto questa frase. Ma quindi avere un padre che vieta l’ amore, che lo castra in senso moralistico, quasi incestuoso, anche Taylor Swift l’ avrà in testa, magari vissuto. Che brutta cosa, non essere libere di amare, specialmente durante la prima love story.

Passo a descrivere la seconda canzone, dalla musica forte, che irrompe nella melodia, che mi è piaciuta: “Red”. Significa: rosso. In questo pezzo di emozioni decise e sfacciate, le emozioni vengono appunto espresse con i colori: “blue” per la tristezza, “dark gray” per descrivere la mancanza, la perdita del suo fidanzato e così via. Red è il colore della passione, della rabbia, del pericolo. Ecco, finalmente un colore che descrive l’ amore e le sue diramazioni nella vita di coppia e non solo, ma senza averne paura.
E’ qualcos’ altro dalla paura di contagio da Coronavirus, simbolo del rischio di morte nell’ ambito della comunicazione e relazione fra le persone!

Così ho incominciato a stimare questa cantautrice dall’ aurea spettacolare, ma autentica nella realtà, che è capace di essere sincera nel testo: “You belong with me”, (traducendo liberamente: tu mi appartieni) in cui si parla di una donna che sa che è proprio lei che fa star bene il suo uomo, per esempio facendolo ridere mentre era in un momento di crisi. Portando scarpe da ginnastica, mentre l’ altra fidanzata, quella ufficiale, porta i tacchi a spillo! Insomma è una storia di possesso ma umana e simpatica, perché l’ amore in musica “parla” così, con la verità dei sentimenti.

Volendo concludere, dando così un giudizio sul panico “psicosomatico” creato dopo il concerto di Milano, credo sia bello e importante realizzare la forza e la schiettezza nel trattare ancora d’ ;amore a tutti, perché, secondo me, è a tutti che canta la nostra cantautrice e molti ne hanno molta paura, il contagio della terribile influenza è un sinonimo di terrore di esso.

Con questo articolo auguro una buona estate di passione e di amori belli, senza troppo soffrire, né di incontrare un amore speciale!