Ministero per i beni e le attività culturali
Biblioteca di Storia moderna e contemporanea
Novecento periodico
IL FASCISMO E LE DONNE NELLA “RASSEGNA FEMMINILE ITALIANA” 1925-1930
di Stefania Bartoloni
Biblink editori
Attraverso le pagine della “Rassegna femminile italiana”, bollettino dei Fasci femminili e uno dei primi fogli di partito diretto alle sue militanti, questo studio getta luce sui motivi dell’adesione femminile al movimento di Mussolini e segue le tappe della riorganizzazione delle attiviste, che da subito rivendicarono indipendenza e libertà d’azione. Le vicende sono ricostruite stabilendo un filo di continuità con le esperienze giornalistiche precedenti e con il suffragismo del primo Novecento. L’inevitabile confronto del gruppo di fasciste vicino alla rivista con i compagni di partito portò a un sostanziale ridimensionamento delle aspettative e delle speranze di chi aveva contribuito e creduto alla costruzione di un ‘femminismo fascista’.
Indice
Simonetta Buttò, Prefazione
Introduzione
1. La stampa femminile nel dopoguerra
Un fenomeno di lungo periodo – Progetti, speranze, inquietudini
2. Elisa Majer Rizzioli «fondatrice e direttrice»
Tra opere sociali e attività politica – Famiglia, formazione, amicizie – Di nuovo in prima linea
3. Il 1925, un anno memorabile
Con e per Mussolini – Miti e culti fascisti, rivendicazioni femminili – Temi e collaborazioni
4. Fedeltà incrinate
Tra Farinacci e Turati – La seconda serie
Appendice
Bibliografia degli scritti di e su Elisa Majer Rizzioli
su “Rassegna femminile italiana”
a cura di Gisella Bochicchio