La regola, con eccezioni, è l’abitazione alla mamma nei giorni feriali e alla papà nei week end: si applica il «minimo mezzo» per ridurre i danni ai figli, evitando loro la convivenza con estranei – Ordinanza, 1 giugno 2017
Addio figli sballottati fra due case dopo la separazione di mamma e papà.
Per salvaguardare l’habitat dei figli stavolta sono i genitori ad alternarsi nella casa ex coniugale, vista la particolare situazione familiare: durante i giorni feriali nell’abitazione resta lei, perché lui lavora fuori città e ha orari di lavori assurdi; nei week-end la casa passa all’uomo, che vi rimane coi minori, anche se l’applicazione della regola trova comunque eccezioni. E ciò perché nel decidere i tempi di permanenza dei figli presso ciascun genitore il giudice del merito deve applicare il principio del «minimo mezzo», cioè cercare di ridurre al massimo per i figli il pregiudizio che scaturisce dalla perduta unità familiare.
È quanto emerge dall’ordinanza pubblicata dalla prima sezione civile dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere (in provincia di Caserta).