di Maria Eugenia Veneri – LuoghInteriori ed.
Emma Fremont è una giovane operatrice umanitaria dell'Onu in missione in un Paese latino americano immaginario, Saoparel, ma non inverosimile; è impegnata in una storia di politica e avventura che ruota attorno a problemi più reali che mai: lo sfruttamento della donna, la violenza di genere e la tratta di esseri umani.
Emma riassume le caratteristiche di una generazione giovane che oggi, per praticare la sua rivoluzione, utilizza l'arma del silenzio e della non violenza, anche quando parla ed agisce, e lo fa perché esprime con spontaneità valori precisi e non negoziabili. Emma richiama a quella “meglio gioventù” che pratica valori e rifugge l'oscenità della spettacolarizzazione e del buon mercato.
Si tratta di un eroismo normale per combattere le ingiustizie e il razzismo che serpeggiano nel mondo. Nel suo essere semplice è, invece, rivoluzionaria. Idealista, cosmopolita, coraggiosa si muove tra violenze e narcotraffico cercando il bello dell'umanità, trovandolo ancora una volta.