Un vivace racconto storico di due secoli di “giochi proibiti” a Napoli e dintorni, tra Settecento e primo Novecento, con uno sguardo su altre realtà d’Europa e degli Stati Uniti.
Un viaggio nel mondo del gioco d’azzardo, grazie ad alcuni protagonisti che guidano i lettori nei salotti delle élite aristocratiche e borghesi riunite intorno ai tavoli da gioco.
Dai salotti si esce nelle strade, tra piazze, vicoli e cortili, alla ricerca di giocatrici e giocatori morbosi che costituivano l’altra faccia del variegato mondo dell’azzardo napoletano.
Carte d’archivio, resoconti di viaggiatori del Grand Tour, trattati moralistici sui comportamenti dei giocatori patologici, opere letterarie e teatrali delineano, all’interno della città di Napoli, un’intrigante mappa delle “case clandestine”, dei giochi più diffusi, del giro di affari lecito e illecito, nonché degli espedienti per sfuggire ai controlli statali.