FORUM Giornaliste del Mediterraneo: “Press care, life care. Liberare la verità, nutrire la vita”

da | Nov 18, 2024 | Appuntamenti

25-26-27 Novembre 2024, modalità mista, in presenza e on line, su piattaforma FAD

I temi di quest’anno

Press care, life care. Liberare la verità, nutrire la vita” è il tema cardine della nona edizione.

Tutelare la libertà d’informazione significa infatti difendere ogni aspetto della vita democratica, dei diritti civili, dei diritti umani, della giustizia ambientale ed ecologica.

Dal livello di libertà di stampa si misura la tenuta dello Stato di diritto; e in Italia l’instabilità del sistema editoriale e la precarizzazione del lavoro delle giovani giornaliste e giornalisti, non riesce a garantire il turn over in una categoria che assottiglia sempre più le sue fila.

Mentre le nuove riforme legislative minano alle basi il diritto dei cittadini di essere informati, l’Unione Europea lancia allarmi sulla riforma della giustizia, sulla protezione dei giornalisti dalle querele temerarie e della crisi della pluralità del servizio pubblico radiotelevisivo.

Il Forum quest’anno affronterà anche i temi della maternità, salute mentale e leadership nel giornalismo e il tema della riproduzione sociale, che grava, non pagato, completamente sulle spalle delle donne, anche giornaliste.

Hanno confermato la loro presenza giornaliste dal Kurdistan turco e dal Kurdistan irakeno, Rojava (Siria del nord est), da Spagna, Grecia, UK, Belgio, Africa Sub sahariana, Palestina, Egitto.

Metodologia

La nona edizione del Forum si rivolge a studentesse e studenti dell’Università di Bari, giornalisti e aspiranti tali, dando anche la possibilità ad altri stakeholders interessati ed operativi nel settore di accrescere le proprie competenze sui conflitti dimenticati e sull’azione di peacebuilding delle donne nei territori di guerra, di tutte le guerre, anche virtuali.
Tra i panelists sono state invitate studiose ed accademiche, giornaliste e giornalisti di inchiesta e di guerra, esponenti del mondo diplomatico, umanitario e della cooperazione internazionale così come donne migranti e rifugiate provenienti da zone di conflitto, esperte di nuove tecnologie, realtà virtuale, realtà aumentata e intelligenza artificiale, per raccogliere le testimonianze sull’impatto che i tali realtà hanno sui “corpi”, sugli “ecosistemi”, sulla “comunità” e sul ruolo che le stesse donne giocano nella promozione della pace, della sicurezza e della risoluzione dei conflitti, della ricostruzione e della riconciliazione.

Prenotazione gratuita

I posti disponibili sono molti, ma limitati.

Consigliamo ai giornalisti di prenotare per tempo il proprio posto, iscrivendosi sulla piattaforma “Formazione giornalisti”.