Festa dell’Europa – 9 maggio 2023
Ottomarzotuttol’anno Edizione 2023 con il Patrocinio di Commissione Europea, Cug del Ministero della Cultura
Diculther, Stati Generali delle Donne, Città delle Donne, Alleanza delle Donne, Europe Direct Milano, Movimento Europeo, Fenco – Federazione Nazionale dei Consoli
Ore 10:00-13:00 e ore 15:00-18:00
La festa dell’Europa
Il 9 maggio 2023 si festeggia la festa dell’Europa, occasione per celebrare la pace e l’unità in Europa. La data ricorda l’anniversario della storica dichiarazione di Schuman, un discorso a Parigi, nel 1950, in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee. La sua ambizione era creare un’istituzione europea che avrebbe messo in comune e gestito la produzione del carbone e dell’acciaio. Il trattato che dava vita ad una simile istituzione, la CECA, fu firmato appena un anno dopo, nel 1951. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita dell’Unione europea.
Annualmente le Istituzioni europee celebrano questa data del 9 maggio -festa dell’Europa- e, agli inizi di maggio le istituzioni dell’UE aprono al grande pubblico le porte delle loro sedi di Bruxelles e Strasburgo. Gli uffici locali dell’UE in Europa e nel resto del mondo organizzano serie di attività ed eventi per un pubblico di tutte le età.
Cultura Digitale come fattore di sviluppo del Paese e dell’Europa per un nuovo Bauhaus europeo. Il ruolo delle Donne nell’Europa che verrà
PROGRAMMA (in progress)
La giornata del 9 maggio , sarà organizzata in due momenti distinti.
Il primo, al mattino del 9 maggio,in presenza presso la Biblioteca di Villa Gaia, Comune di Rea, Oltrepo Pavese, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 dal titolo dal titolo: “Donne d’Europa. Radici femminili per l’Europa che verrà”, per sottolineare il contributo alla costituzione dell’Europa, alla sua evoluzione e alla promozione di diritti e pari opportunità per le donne da parte di molte “donne” d’Europa, il cui ruolo è stato e sarà fondamentale a vantaggio di tutti e di tutte, donne, uomini, bambine e bambini.
Le donne sono per definizione generatrici di pace e di buone relazioni
In un libro di grande rilevanza di Q. Wright, A study of war, 1942 si legge che “mai due democrazie si sono fatte la guerra”. E’ proprio così, come la storia ci conferma. Se si vuole veramente la pace, quanto occorre fare è di operare per estendere ovunque la cultura e la prassi del principio democratico. Continua il nostro impegno comune verso la pace.
Insieme dobbiamo definire le idee e le politiche per cambiare, a partire dalla necessità di prendersi concretamente e finalmente cura delle persone, dei loro diritti e dei loro bisogni e della Madre Terra che ci ospita, per andare oltre la continua emergenza e per ricostruire con fiducia una speranza di futuro e di presente.
Stiamo vivendo un tempo “senza illusioni” ma abbiamo imparato a lasciare spazio all’intuizione, alla speranza, alla nostra capacità di rigenerare il mondo che ci circonda, il mondo che ci ha accolto, il mondo che oggi stiamo vivendo e che consegneremo al futuro.
Il futuro è di chi lo fa!
Continua per il 2023 il nostro impegno per consolidare nuove pratiche politiche e di governo con Il Patto per le donne nelle Regioni , per informare, per fare formazione sui territori con Le Città delle donne per donne che intendono impegnarsi nel mondo del lavoro in posizione decisionale e che assumono la responsabilità di creare reti e connessioni sociali, culturali, economiche.
Il percorso formativo che si svolgerà da gennaio a novembre sono un’iniziativa diffusa e territoriale, con l’obiettivo di stimolare la conoscenza delle opportunità, indispensabile per vivere la transizione in atto che il PNRR ci sta offrendo.
Oggi presentaimo il pamphlet “Donne d’Europa. Radici femminili per l’Europa che verrà” un progetto editoriale per far conoscere, soprattutto nelle scuole, le vite, il pensiero politico e i progetti di donne spesso invisibili e sicuramente non presenti nei libri scolastici, ed è il risultato di una iniziativa collettiva con il Movimento europeo.
Le “ Madri dell’Europa” hanno avuto a lungo un ruolo di secondo piano nella storia e nella politica e riflettere su questo fatto aiuta a mettere in prospettiva l’evoluzione della condizione femminile nella nostra società e gli aspetti su cui è possibile agire per ampliare la nostra capacità di comprendere il mondo ridisegnato con lo sguardo delle donne.
Introducono:
Isa Maggi, Coordinatrice Stati Generali delle Donne, Carmine Marinucci, Presidente Associazione #DiCultHer; Pier Virgilio Dastoli, Presidente Movimento Europeo-Italia, Rappresentante New European Bauhaus, Paola Ravelli, Europe Direct Milano
Apertura dei lavori
Gianvico Camisasca Federazione Nazionale dei Consoli
Saluti istituzionali
Maria Concetta Cassata, Presidente del CUG del Ministero della Cultura Regione Lombardia tbc
Letizia Moratti tbc
Sindaci della Provincia di Pavia
Tavola rotonda modera Alessandra Fiori, docente Scuola Virgilio, Cremona
• Sophie Scholl (a cura di Umberto Lodovici) tbc
• Ada Rossi (a cura di Antonella Braga)tbc
• Anna Siemsen (a cura di Francesca Lacaita) tbc
• Fausta Deshormes La Valle (a cura di Maria Pia Di Nonno) tbc
• Ursula Hirschmann (a cura di Silvana Boccanfuso) tbc
• Simone Veil (a cura di Maria Grazia Colombari) tbc
• Giorgina Levi Arian (a cura di Luisa Passerini) tbc
Interverrà la prof.ssa Grazia Masetti Nipote di Ada Rossi
Nella sessione pomeridiana, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, dialogo con i progetti culturali di interesse europeo, tra le esperienze in attuazione della Convenzione di Faro e la sua contestualizzazione nell’era digitale, tra i Docenti e gli studenti delle istituzioni scolastiche nazionali ed europee, per riflettere insieme sulle culture digitali e il loro ruolo per sostenere le identità culturali nazionali ed europee. In particolare, verranno presentati i risultati della partecipazione alla Sfida n. 7, “La grande scrittura. Mille mani per una storia”, la Sfida n. 8, “L’Europa, la nuova città del sole” e la Sfida n. 10 “La Panchina Rossa” della quinta edizione di #HackCultura2023, l’Hackathon delle studentesse e degli studenti per lo sviluppo della Cultura digitale e la “titolarità culturale”.
Introduce
Giovanni Piscolla, Direttore Associazione #DiCultHer
NOTA:
La certificazione della partecipazione alla giornata del 9 maggio sarà resa disponibile, gratuitamente, esclusivamente ai docenti, alle studentesse e agli studenti che seguiranno le istruzioni riportate nel #DiCultHerDigitalBadge.