Gli allievi sono stati premiati con la seguente motivazione: “Riportare alla luce una storia dimenticata tra le carte degli archivi e raccontarla di nuovo è già di per sé un merito. Rielaborarla ed illustrarla la rende ancora più efficace nel messaggio che si vuole trasmettere, basta violenza sulle donne. Ricerca e motivazione sostengono percorsi di crescita con equilibrio e preziosa consapevolezza”.
La storia dell’Archivio di Stato di Isernia
L’Archivio di Stato di Isernia si trova in corso Risorgimento – Palazzo ex Inpdap. La prima sede provvisoria dell’Istituto era situata nei locali della biblioteca comunale di Isernia, presso il complesso monumentale di “Santa Maria delle Monache“. Lì furono trasferiti i primi fondi archivistici dall’Archivio di Stato di Campobasso nel giugno 1972, relativi al territorio provinciale. Negli anni a seguire l’Istituto trasferì la propria sede prima a palazzo Giannetti in corso Risorgimento e, dopo qualche anno, a palazzo Gamberale in via L. Testa a causa dell’ampliamento del numero dei dipendenti alla fine degli anni Settanta. Nel 1997 l’esigenza di collocare i depositi e i vari servizi amministrativi e tecno-scientifici in locali più grandi, portò all’individuazione della sede attuale. Il primo nucleo del patrimonio documentario è pervenuto dall’Archivio di Stato di Campobasso. Attualmente l’Istituto conserva documentazione che copre un arco cronologico che va dal XVI al XX secolo. L’Archivio conserva documenti prodotti dalle amministrazioni giudiziarie locali pre e post-unitarie, dalle amministrazioni periferiche dello Stato post-unitarie della provincia di Isernia, insieme con documenti da archivi privati e di Enti pubblici.