All’epoca dei filosofi dell’antica Grecia chi viveva in affitto non se la passava tanto bene. Se sopraggiungevano difficoltà economiche tali da non poter pagare il canone al proprietario, quest’ultimo ricorreva senza problemi ad uno stratagemma singolare: procedeva alla rimozione della porta di casa o, ancor peggio, ne asportava il tetto. Dobbiamo ricordare che chi era poco abbiente viveva in case molto modeste, delle vere e proprie catapecchie malsane. Il termine senza tetto sembra derivare proprio da questa usanza del proprietario verso gli inquilini insolventi. La condizione antica non si discosta molto da chi vive l’attuale crisi economica con la difficoltà di pagare il mutuo e il conseguente stress di chi deve farsi carico degli aumenti delle rate con il rischio di pignoramento dell’immobile. Per molte persone, anche se non corrono rischi, il solo fatto di fare dei debiti è già fonte di ansia, figuriamoci se poi si prospetta la sola possibilità di non poterli onorare. La prima riflessione è quindi quella di evitare il più possibile di indebitarsi prima di esserne pronti innanzi tutto mentalmente. Ma perché a volte anche con tutte le carte in regola non ci sentiamo pronte? Probabilmente si tratta di fare un passo indietro verso la nostra infanzia e forse troveremo una bambina che non ha imparato a rischiare, che ad ogni passo della sua crescita era sostenuta con estrema scrupolosità. Una bambina che non ha imparato ad organizzarsi la vita ed è cresciuta senza una chiara percezione dei pericoli. Ecco che, da adulta, al primo azzardo, al primo rischio solo presunto, si spaventa eccessivamente e cade preda dell’ansia. Non dobbiamo però confondere questo tipo di ansia con paura ed inquietudine vissuta a causa di fatti esclusivamente contingenti. Se ad esempio mi creo uno stile di vita superiore alle mie reali possibilità, è logico che mi venga l’ansia perché entro in una spirale che mi spinge ad un indebitamento difficilmente arrestabile, così pure se mi metto in proprio e non sono in grado di gestire le difficoltà che ciò comporta. E’ importante suddividere tra ansie reali, che vengono da dentro, e ansie indotte per le quali è sufficiente eliminare la fonte che le genera.
Maria