Estate tempo di enigmistica, chi sotto l’ombrellone non si concede qualche cruciverba? Avete fatto caso alle barzellette dei giornali di enigmistica? Non fanno che sottolineare certi luoghi comuni tipici dei rapporti di coppia tra moglie e marito. L’uomo sposato viene descritto come pantofolaio, mai libero di prendersi dei momenti di svago perché la moglie lo incita a sbrigare varie faccende come tagliare l’erba del giardino, occuparsi dei figli, fino a sopportare la suocera più rompiscatole della moglie. Le donne invece non fanno altro che bruciare le pietanze, spettegolare con le vicine di casa e lamentarsi del marito. Se è vero che gli stereotipi non muoiono mai, sedimentati nella nostra Cultura, agiscono continuamente senza possibilità di essere eliminati, è anche vero che si potrebbe far qualcosa per non rinforzarli. Duemilacinquecento anni fa Socrate ha provato a far comprendere quanto fossero deleteri e sappiamo come gli è andata a finire: condannato ad auto-infliggersi la morte. Certi che oggi non giungeremmo mai a simili ed estremi rimedi, possiamo fermarci e riflettere sulle nostre vere e concrete relazioni di coppia. Sono davvero così tremendamente rigide e votate a nessun minimo cambiamento in meglio? È certamente difficile smantellare luoghi comuni vivi da secoli, ma possiamo provarci inserendo dei piccoli mutamenti nella vita a due: basta ad esempio saper invertire un po’ i ruoli. Se il marito cucinasse e la moglie tagliasse l’erba del giardino daremmo un messaggio favorevole alle nuove generazioni con la quasi certezza di assistere per i prossimi anni a vignette umoristiche emancipate. Direi che questa operazione contro gli stereotipi gioverebbe al desiderio di creare nuove famiglie con figli e favorirebbe il ripopolamento della nostra penisola.
So benissimo che le barzellette ingigantiscono la realtà portando gli argomenti al paradosso, ma so anche che sono lo specchio della nostra vita e nei casi da me citati sono uno specchio che ha bisogno di una ripulita.