IL PARERE DELL’ESPERTO
C’è qualcosa da rivedere nelle norme
di: Marino Maglietta
La pronuncia 2747 del 2011 della Suprema corte affronta il problema dell’assegno per il mantenimento del coniuge da stabilirsi in sede di divorzio per una coppia in cui se il marito ha notevolissime risorse, comunque anche la moglie è più che benestante. Più precisamente, si tratta di una coppia di anziani (anche quando si sposano sono entrambi già intorno ai 50 anni) ove il marito è un patrizio romano di antichissima famiglia, che possiede un cospicuo patrimonio immobiliare, comprensivo di prestigiosi arredi. La signora, d’altra parte, ha svolto per anni l’attività di consulente immobiliare, all’interno di una classe sociale estremamente ricca e quindi con elevati proventi, e dispone a sua volta come beni principali di tre grandi appartamenti vicinissimi a via Veneto. È stata svolta una consulenza tecnica di ufficio che ha permesso di attribuire alla signora anche la proprietà di un terreno del valore (fine anni 90) di 2 miliardi di lire, a cui è da aggiungere il ricavato della vendita di un appartamento, valutato in