Dopo l’incidente lei non può avere rapporti sessuali: risarcimento equitativo anche al marito, 16 giugno 2011

da | Giu 21, 2011 | Anno 2011

Dopo l’incidente lei non può avere rapporti sessuali: risarcimento equitativo anche al marito
Non è danno di riflesso ma conseguenza normale dell’illecito, pur non patita direttamente dalla vittima

Investita da un pirata della strada, non potrà avere più figli. E per via di una lesione al bacino la donna non potrà più avere normali rapporti sessuali. Il risarcimento scatta allora non solo per lei, ma anche per il marito che si vede leso nella sfera più intima. Non si tratta, tuttavia, di un danno cosiddetto “di riflesso”, come si riteneva un tempo: la liquidazione del danno decisa in favore del marito scaturisce infatti dal principio della regolarità causale. Lo precisa una sentenza depositata il 16 giugno 2011 dalla terza sezione civile della Cassazione.

Persona e coppia
La vita sessuale è un aspetto fondamentale della persona umana e il fatto illecito che determina in tal senso una lesione ai danni della vittima del sinistro stradale comporta conseguenze pregiudizievoli senz’altro risarcibili sotto l’ombrello dell’articolo 2059 Cc, vale a dire nell’ambito del danno non patrimoniale. E senza dubbio risulta violato anche il diritto del marito ad avere rapporti sessuali con la moglie tanto da far scattare la risarcibilità del danno da liquidare in via equitativa ex articolo 1223 Cc: si tratta di una conseguenza normale dell’illecito, nonostante a patirla in questo caso non sia direttamente la vittima del fatto ingiusto, ma il suo partner. Tenendo conto dell’età dei coniugi all’epoca del sinistro il giudice liquida tale voce di danno con un risarcimento di 20 milioni di vecchie lire.