Condanna aggravata per la madre che usa il figlio minore per importare la droga, 27 marzo 2013

da | Apr 2, 2013 | Anno 2013

Condanna aggravata per la madre che usa il figlio minore per importare la droga
Si configura l’aumento di pena perché la donna si avvale del bambino inconsapevole della partecipazione al traffico illecito

 
Scatta la condanna per detenzione ai fini di spaccio aggravata dal numero delle persone e dall’essersi avvalsa della condotta di minori ignari della collaborazione per la madre che usa il figlio piccolo per importare gli stupefacenti. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza 14409 del 27 marzo 2013, ha respinto il ricorso di una peruviana contro il giudizio di colpevolezza della Corte d’appello di Milano: la droga introdotta in Italia era inserita in 36 guaine in silicone tra i vestiti nella valigia in arrivo in aereo dal Sudamerica. Tra le aggravanti spicca la circostanza rappresentata dalla collaborazione inconsapevole dei bambini.