Ecco la prima negoziazione assistita con figli minori: separati e contenti senza passare dal giudice

da | Mar 29, 2015 | Anno 2015

Autorizzato dal pm a Milano l’accordo curato dai legali: affido condiviso con collocamento prevalente presso la madre, a metà le rate del mutuo, assenso reciproco al passaporto per i bambini – Convenzione 24 marzo 2015

 

E vissero separati e contenti, senza passare nel tritacarne di aule e provvedimenti giudiziari. Via libera dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Milano a una delle prime convenzioni di negoziazione assistita ai sensi dell’articolo 6 del decreto legge 132/14 autorizzate in Italia (la data è del 16 gennaio): il pm autorizza l’accordo fra i genitori che hanno due figli piccoli, segno che l’interesse dei minori è tutelato dalle pattuizioni raggiunte grazie agli avvocati Cinzia Calabrese (presidente di Aiaf Lombardia, l’associazione degli avvocati per la famiglia) e Giuseppe De Geronimo (del Foro di Catania). Un esempio che tornerà utile nel resto del Paese.

Il procuratore della Repubblica svolge un’attività di controllo e verifica con caratteri di natura amministrativa in sintonia con lo spirito e la ratio della legge che ha degiurisdizionalizzato la materia: lo chiarisce il ministero della Giustizia con la circolare che esclude il pagamento del contributo unificato e la sospensione quando si deposita l’accordo per la negoziazione assistita (cfr. “Via Arenula: nella negoziazione assistita no a contributo unificato e sospensione feriale dei termini”, pubblicato il 23 marzo). Ecco allora che scatta il via libera del pm quando i coniugi decidono di lasciarsi civilmente e assicurano che vivranno separatamente con mutuo rispetto. La convenzione provvede proprio a tutto: l’affido è condiviso ma i minori vivranno prevalentemente presso la madre, cui è assegnata la casa cointestata ai coniugi al 50 per cento; il padre può vedere i figli a week end alternati, più due pomeriggi la settimana e per metà delle vacanze natalizie (ma regole chiare sono fissate per le ferie estive e perfino sui ponti). A scanso di equivoci anche la parte economica, con il padre che versa alla madre il contributo per i figli, che comprende il 40 per cento della parte netta variabile della retribuzione che è divisa per dodici affinché sia corrisposta mensilmente: l’assegno ordinario comprende le spese scolastiche e perfino i regali da comprare per le feste. A metà le spese straordinarie, l’uomo contribuisce per le visite e le cure omeopatiche. I due coniugi si fanno carico in parti uguali delle rate del mutuo. La parti si danno il reciproco consenso al rilascio del passaporto per l’espatrio dei minori.