Deve escludersi il consolidamento del matronimico, e dunque una lesione del diritto di identità, nei contesti vissuti dal bimbo di 4 anni: non conta che il riconoscimento sia stato ordinato dal Tribunale – Ordinanza 2 Marzo 2015
Il bambino si chiamerà come il padre anche se quest’ultimo l’ha riconosciuto solo in forza di una sentenza del tribunale dei minorenni e i due non hanno al momento uno stabile rapporto affettivo: il minore ha infatti solo quattro anni e non si muove ancora in contesti nei quali si è riconosciuti e individuati per cognome.
Risultato: deve escludersi che si configuri una lesione del diritto dell’identità a carico del piccolo e, anzi, l’attribuzione del secondo cognome potrebbe aiutare il bimbo a riconoscere l’uomo come padre.
È quanto emerge da una recente ordinanza pubblicata dalla prima sezione civile del tribunale di Perugia.