Le lesioni personali sono gravissime in casi del genere. Condanna confermata in sede di legittimità – Sentenza del 5 febbraio 2015
Principio analogo espresso da altre sentenze Consulta massima e sentenza relative all'articolo Commette reato chi ha rapporti sessuali non protetti nascondendo al partner di essere sieropositivo all'Hiv.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 5597, pubblicata oggi dalla quinta sezione penale. La Corte di legittimità dichiara inammissibile il ricorso di un uomo, colpevole, per la Corte d'appello di Bologna, dei reati previsti dagli articoli 582 e 583 c.p. (lesioni personali gravissime) per aver trasmesso a una donna l'infezione all'Hiv, durante alcuni rapporti sessuali non protetti, tacendo il suo stato di sieropositività. L'imputato era inoltre condannato al risarcimento dei danni in favore della parte civile costituita.
La sentenza della Corte territoriale non merita censure, questo il verdetto degli “Ermellini”. La tesi difensiva dell'imputato si concentrava sul fatto che non si poteva affermare con certezza che la trasmissione del virus fosse avvenuta per via di rapporti sessuali non protetti. In più, la dichiarazione rilasciata dalla sorella della persona offesa circa il “segreto” dell'imputato sulla sua sieropositività, non appariva decisiva.