Prende quota l'orientamento che riconosce il diritto per la lunga durata delle nozze come nella pdl Ferranti: la over 60 tenta di riciclarsi nei call center, il contributo serve a garantire un'esistenza libera
È sempre più contrasto fra magistrati sull’assegno divorzile dopo il revirement della Cassazione che ha indicato nell’autoresponsabilità dei coniugi il parametro per verificare il diritto al contributo (nell’ormai storica sentenza 11504/17).
E ciò perché i principi astratti indicati dai giudici di legittimità devono essere calati nella realtà dei colleghi di merito, operazione a volte difficile e a rischio-disparità.
Ecco allora che ha diritto al trattamento economico a carico dell’ex la donna che pure ha la disponibilità di due case ma non delle risorse necessarie a fronteggiarne gli oneri connessi: ha passato i sessant’anni e soltanto l’aiuto economico dell’ex marito può «garantirle un’esistenza libera dal bisogno».
È quanto emerge dalla sentenza 19844/17, pubblicata il 20 ottobre dalla prima sezione civile del tribunale di Roma.