Italia sanzionata dalla Ue per il mancato recepimento della direttiva ma niente ristoro dopo la condanna definitiva per abusi sessuali e lesioni: serve un tentativo di escussione a carico del reo – Sentenza, 28 maggio 2017
La vittima del reato intenzionale e violento non viene risarcita dallo Stato se non dimostra che il responsabile del delitto sia insolvente. E ciò benché l’Italia sia stata sanzionata dalla Commissione Ue per non aver dato attuazione alla direttiva 2004/80/CE: ancora oggi la legge europea 2015-2016 risulta priva dei decreti attuativi, ma come principio generale indica nella delega il requisito della preventiva infruttuosa escussione del responsabile. Bisogna dunque dimostrare che se il nostro Paese si fosse adeguato in modo tempestivo ai dettami di Bruxelles la persona danneggiata avrebbe ottenuto il risarcimento e ciò dunque implica la prova che il responsabile sia ad esempio incapiente. È quanto emerge dalla sentenza 2067/17, pubblicata dalla quarta sezione civile del tribunale di Torino.