Quale epoca della storia non è stata imperfetta? Non credo ci sia stato un attimo della vita dell'essere umano in cui l'imperfezione non si sia posta come caratteristica costante. Forse nient'altro è così fedele come l'imperfezione! Non ce la scrolleremo mai di dosso perché nulla è così costante come l'imperfezione.
Ci dà molto fastidio questa realtà e così facciamo di tutto per mostrare il contrario: quando ci riprendono in una foto o in un video siamo ben pettinati, vestiti alla moda, sorridenti. Insomma, quasi perfetti. Ma il tempo imperfetto è anche un modo verbale e fin dalla scuola ci siamo chiesti perché diavolo lo abbiano chiamato così. Semplicemente è un passato di cui non si può ben definire il momento, non è appena passato e neppure passato da tanto tempo: è imperfetto, irrimediabilmente imperfetto come noi.
Solo chi accetta questa imperfetta realtà può pensare di migliorare per intraprendere la strada verso la perfezione che mai raggiungerà, ma che riuscirà ad intravedere. La perfezione non ci appartiene ma la possiamo conoscere ed osservare, è un po' come cercare di raggiungere il punto più azzurro del cielo: lo possiamo ammirare ma mai toccare. Chi se ne importa, il fatto di non possedere qualcosa non sempre è un male. Se abbiamo la possibilità di usufruire di una bellissima casa senza che sia nostra, siamo nulla tenenti ma non dobbiamo pagare le tasse.
Se siamo imperfetti abbiamo il costante desiderio di perfezione, ma non il problema di pagare l'alto alto prezzo per mantenere in vita l'impossibile…
Maria Giovanna Farina – riproduzione riservata