di Grazia Livi – Edizioni Iacobelli
La mia vita è una storia di parole pensate, afferma Grazia Livi, giornalista, scrittrice e raffinato critico letterario. E con le parole e le vite delle maggiori scrittrici e protagoniste del Novecento – tra le quali Anna Banti, Virginia Woolf, Ingeborg Bachmann, Colette, Anna Frank, Carla Lonzi, Gianna Manzini, Gertrude Stein – si confronta in “Le lettere del mio nome”, romanzo-saggio che le valse il Premio Viareggio nel 1991 non solo per l’originalità dell’impianto ma anche per la sua forte cifra anticipatrice.
La nuova edizione del volume acquista maggior peso e stringente attualità ora che la letteratura a firma femminile è diventata oggetto di ricerca e studi in Italia e all’estero, oltre che di appassionata lettura da parte di nuove generazioni di donne e di critici che lavorano alla ridefinizione del canone letterario degli anni Duemila.
Postfazione: Liliana Rampello
Grazia Livi (1930-2015). Laureata in Filologia romanza con Gianfranco Contini, ha lavorato come giornalista inviata tra il 1960 e il 1970, per poi dedicarsi interamente alla scrittura. Tra i suoi titoli più noti, la raccolta di racconti “Vincoli segreti” (finalista al Premio Strega 1994), il romanzo “Lo sposo impaziente”, i saggi “Da una stanza all’altra” (1984, 1992) e “Narrare è un destino” (2002).