di Isa Maggi
Gentile prof. Conte,
ha accolto tutti a Palazzo Chigi per la costruzione del Def e della Legge di Stabilità (ma basta anche con questa storia della decretazione annuale e cominciamo a lavorare per il lungo periodo), peccato non abbia ascoltato con attenzione le donne italiane, quelle che vivono,studiano e lavorano in Italia. Le abbiamo mandato documenti importanti sulla necessità di costruire un Piano nazionale per l'occupazione, accompagnati da uno studio sulle coperture finanziarie. Alcune misure previste sono addirittura a costo zero ma portano con sé un cambiamento culturale e di prospettiva. Un tavolo nazionale sull'imprenditoria femminile, ad esempio ( lo stiamo chiedendo da quando il Governo Renzi aveva annullato il lavoro che era stato messo in piedi – guardate un po' dal Ministro Passera del Governo Monti, nel 2012) o percorsi specialistici all'interno dei Centri per l'impiego per accompagnare le donne alla ricerca attiva del lavoro, non hanno costi.
Le donne in Italia, a parità di lavoro, guadagnano 2.700 euro lordi all’anno in meno dei colleghi, il 10% (dati Osservatorio JobPricing e Eurostat sul settore privato). Ben venga e che celermente passi la proposta di legge per la parità salariale perché la situazione da sé non si sblocca: trasparenza sui dati, verifica e sanzioni possono servire per dare una svolta alla situazione.
Le donne in Italia sono tra le più disoccupate in Europa (ed anche le più povere, rispetto a una media Ue di 66,5 occupate ogni 100 donne tra 20 e 64 anni, il nostro Paese si attesta al 52,5%).
In Italia le donne con figli sono le meno occupate:le donne tra 20 e 49 anni senza figli lavorano nel 62,4% dei casi, contro una media europea del 77,2%. Tra le donne con un figlio, le italiane lavorano nel 57,8% dei casi, contro l'80,2% nel Regno Unito, il 78,3% in Germania, il 74,6% in Francia. ( dati Fondazione Openpolis).
E' evidente che non basta la politica degli asili nido gratis. Occorre costruire più asili nido, soprattutto al Sud.
E' evidente che non è sufficiente una misura che concede ai padri un congedo parentale di sette giorni per aumentare la qualità della vita delle famiglie e una condivisione dei carichi famigliari.
Occorre creare un Piano nazionale per l'occupazione femminile, un “Patto per le donne”.
ll lavoro delle donne è oggi il più importante motore dello sviluppo mondiale.
Esiste una stretta connessione tra lavoro femminile e crescita economica.
La nuova formula della crescita economica è donne – lavoro – economia – fecondità.
Senza un maggior apporto alla produzione da parte delle donne l’economia non cresce sufficientemente. Nei paesi dove questa partecipazione è alta anche i problemi demografici sono minori.
Nella manovra attuale per il 2020 manca una prospettiva di medio periodo:è stato partorito un topolino. Ma non era forse il caso di annullare una volta per tutte i 23 milioni delle clausole di salvaguardia e armonizzare le aliquote Iva con il resto dei Paese in Europa, privilegiando finalmente aliquote ridotte sui beni essenziali e di largo consumo?
Sarebbero state messe a disposizione più risorse per lavorare sulla necessaria ed effettiva riduzione della tassazione delle imprese nell'ambito del “cuneo fiscale”, per sostenere il lavoro di donne e giovani attraverso agevolazioni consistenti e incentivi ai/alle imprenditrici e imprenditori che decidono di realizzare nuovi insediamenti, ma non solo nelle zone del cratere.
C'è un'Italia, che lei incontra ogni giorno, che vuole vivere, realizzare il proprio sogno, fare famiglia, lavorare, creare nuove attività imprenditoriali in settori emergenti ma anche tradizionali, legati al nostro #madeinitaly e ancorati a processi di crescita e di sviluppo sostenibili.
Ma sa quanta burocrazia incontrano le nuove imprese? Sa quante difficoltà incontrano le nuove imprese nella presentazione dei progetti al Fondo di Garanzia per accedere al credito agevolato?
La semplificazione e la comunicazione efficace al sistema bancario sono misure a costo zero, per una Legge di Stabilità che vuole pensare al futuro.
Ma il meccanismo che abbiamo potuto toccare con mano è che quanto viene stabilito a tavolino dagli Uomini del Palazzo è ben lontano dal mondo reale, dalle persone che vivono, lavorano e intraprendono in Italia. Avete tempi diversi, il mondo fuori corre veloce.
Quello che sta avvenendo nel mondo reale è una nuova Primavera Rosa, una pentola a pressione sociale che vi è sconosciuta.
Il passaggio di ieri per ulteriori accordi del Cdm ci ha lasciato senza parole: uso carta di credito,
abbassamento del tetto ai contanti…rinvii al 1 luglio, evasione… lotta ai disonesti (chi? artigiani e commercianti senza liquidità e che tengono in piedi il nostro tessuto economico?), stato che imprigiona gli evasori? Per le frodi superiore ai 100000 euro. Ma quanti gradi di giudizio saranno poi necessari e in quanti anni? Meglio forse più controllori che più secondini. Flat tax. Sugar tax
Ma quando parlate di grandi evasori a chi pensate?
Lasciate lavorare i piccoli artigiani e i commercianti che tengono in piedi l'Italia.
Incontrare le donne è un imperativo categorico e lo chiediamo a viva voce, adesso.
Questo, caro Presidente, è quello che succede fuori, nel mondo reale:
– Asia aveva 4 anni quando sua madre Giordana fu uccisa da suo padre.Va a trovarla spesso alla «casa degli angeli» dove vive. Ma Asia e nessuno degli/delle orfani di femminicidio ha mai ricevuto aiuto. Nelle intenzioni della legge 4 dell'11 gennaio 2018, che ad oggi è puro esercizio di belle intenzioni e di propaganda, il finanziamento per gli orfani doveva essere di due milioni ogni anno. La legge di bilancio votata a fine 2018 ne ha aggiunto altri tre a sostegno delle famiglie affidatarie, quindi nel 2019 i milioni sono diventati cinque. Ma c’è anche il «codice rosso»: non soltanto ha confermato i 5 milioni del 2019 ma ne ha aggiunti altri due per il 2020. Ma i decreti attuativi previsti entro maggio del 2018?
– Il Tribunale ordina di prelevare il figlio dalla madre e consegnarlo al padre (che il bambino rifiuta), si legge in questi giorni su ogni giornale. E' il drammatico caso della Pas (Parental alienation syndrome), caro Presidente, che imperversa in tutte le nostre città, le mamme sempre più spesso sono accusate di alienazione parentale. In nome della bigenitorialità viene negato il concetto stesso e si arriva a interdire una madre rilevata idonea, a favore di un affido esclusivo a un padre che non ha cresciuto il figlio/a e a cui il bambino/a non è abituato. Una storia che comincia quando la madre inizia ad avvertire il disagio del figlio dopo gli incontri da solo con il padre e si preoccupa. Ginevra non vede la figlia da 9 anni perché il Tribunale dei minori ha deciso la sua pericolosità sulla base di una Consulenza tecnica d’ufficio (Ctu) che l’ha marchiata come affetta da “disturbo istrionico” con l’ipotesi di una possibile e futura alienazione parentale. Come già successo in questi giorni con il caso di #Laura. Chi controlla queste situazioni?
– Le donne vittime di violenza non sono ritenute affidabili quando decidono di denunciare il maltrattante. Sempre più casi di archiviazione e di assoluzione dei maltrattanti, in contrasto con la Convenzione di Istanbul, che l'Italia ha ratificato ma che nei Tribunali pochi conoscono. E' di questi giorni l'ennesimo caso: “ Il fatto non sussiste! Bologna, 18 ottobre 2019: carabiniere assolto”.
Ribadiamo il nostro convinto sostegno alla ragazza che, poco più che ventenne, ha avuto il coraggio di denunciare subito in un Paese, l'Italia, in cui è possibile che l'imputato sia un Carabiniere, in cui la Giustizia ci metta sette anni per pronunciarsi in secondo grado di giudizio,in cui è la donna colei che inverosimilmente si deve difendere, in cui denunciare è solo l'inizio di un lungo calvario.
Sì, ci vuole coraggio a essere una donna in un Paese così.
– e aggiungiamo che in Italia sono oltre un milione e 260 mila i bambini che vivono in condizioni di povertà assoluta; negli ultimi dieci anni sono triplicati: passando dal 3,7% del 2008, pari a 375 mila, al 12,5% del 2018. Di questi bambini: 563 mila vivono nel sud, 508 mila al nord e 192 mila al centro. Un paese “vietato ai minori”, dove negli ultimi dieci anni il numero dei bambini e ragazzi in povertà assoluta è triplicato, raggiungendo quota 1,2 milioni. Dove ci sono sempre meno nascite, si riducono sempre più gli investimenti nella spesa sociale per l’infanzia e l’istruzione, cresce la dispersione scolastica e gli studenti sono costretti in scuole non sicure: oltre 7mila sono vecchi e più di 21mila senza certificato di agibilità.
E' ora che ci assumiamo la responsabilità nei confronti dell'Italia reale e delle condizioni in cui ancora oggi vivono le donne e i bambini/e.
E' ora che si restituisca alle donne il diritto di scegliere e di contare.
Isa Maggi
Stati Generali delle Donne
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Isa Maggi
Dottore commercialista – Revisore legale dei conti
European Register of Tax Advisers
Coordinatrice nazionale Stati Generali delle Donne www.statigeneralidelledonne.com
Presidente Sportello Donna
Presidente Fondazione Gaia