ore 18
Le parole creano la realtà.
Se esistono le discriminazioni, gli stereotipi, le barriere è soprattutto perché continuiamo a raccontarle attraverso le nostre parole e quindi il nostro pensiero.
Quando il linguaggio non riconoscerà più le disparità e le disuguaglianze, smetteremo anche di catalogare le cose del mondo secondo quei parametri.
Una parola può cambiare un evento, un sentimento, ed anche la nostra vita e l’intero assetto del nostro modello sociale.
Con le parole si può cambiare l’intera visione del mondo.
Dobbiamo partire dal nostro lessico per dare forma e sostanza al cambiamento che stiamo disegnando.
Questo è il tema del nostro Ottomarzotuttolanno edizione 2021
Quindi declineremo le parole con un’attenzione in più, dialogando con gli Uomini
La parole che oggi vogliamo declinare, all’interno di un nuovo progetto degli Stati generali delle donne, di carattere interregionale è SUD.
Al Sud troviamo la voglia di farcela e quel desiderio di riscatto dallo stereotipo di “luogo non luogo” che ti condanna senza scampo ad essere meno di quello che avresti potuto, se fossi nato o cresciuta altrove.
E voglio iniziare questa riflessione con alcune parole tratte da “Terra del mio sangue”di Antjie Krog, trad. it. Marina Rullo, Ed. Nutrimenti, 2006
“Passo il tempo seduta”, scrive, “stordita dalla consapevolezza del prezzo che la gente ha dovuto pagare per le proprie parole.
Se scrivo, sfrutto e tradisco.
Se non lo faccio, muoio”.
Apriamo allora qui un primo tavolo di confronto istituzionale, saranno presenti molte donne degli Stati generali, un' ospite istituzionale, Teresa Bellanova, Viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi e tra gli uomini che dialogheranno con noi Giuseppe De Nicola della Fondazione Ampioraggio, innovatore e Uomo Illuminato.
Partecipano all’incontro di oggi Ludovica Agrò, Francesca Moraci,Cristina Cabras,Mirella Giannini,Fabrizia Paloscia,Annella Prisco,Luigia Caponi,Pina Rosato, Maria Anna Fanelli, Patrizia Minardi,Maria Concetta Cefalù, Melina Martello,Gabriella Fabbrocini, Maria Pia Rossignaud
Secondo l’ultimo Rapporto SVIMEZ sull’Economia e sulla Società del Mezzogiorno, tutte le regioni italiane si stanno allontanando dal livello medio del tenore di vita europeo e solo un incremento del tasso di occupazione femminile, uno dei più bassi in Europa, potrebbe migliorare la situazione
Per colmare il ‘political divide’ tra Nord e Sud di una stessa Italia, che dal Sud continua ad attingere risorse, intelligenze, passioni e colori oltre che le stesse forze lavoro occorre tracciare un punto di partenza in una battaglia di civiltà, sociale ed economica.
Conosciamo le carenze strutturali del sistema e cosa serve per consentire di svolgere la propria attività con efficienza, senza ricadute negative sulla vita delle donne e delle famiglie ma questa volta non ci accontenteremo solo di più asili nido, di scuole, di spazi per i bambini, di defiscalizzazione del lavoro.
E’ necessario rovesciare la logica delle politiche assistenziali finora qui implementate e immaginare il Sud e il potenziale delle donne del Sud e delle imprese femminili, come un grande contenitore di creatività, ingegno, innovazione dove certamente la cultura, il turismo, il paesaggio e i territori diventano i pilastri del Piano di ripresa e resilienza che il governo Draghi si sta apprestando a riscrivere.
Seguiranno altri momenti di confronto.
Collegati oggi qui:
https://us02web.zoom.us/j/88481754621?pwd=YlJ1TVNTUXc0Vm1RQWZuVExyM1lOZz09
ID riunione: 884 8175 4621
Passcode: 137015