I figli della rivolta (I treni della felicità – Pasta nera)
“Treni della felicità”.
Partiti settant’anni fa, carichi di una generazione di bambini (più di 70mila) provenienti dal Sud più svantaggiato. Bambini che tra il 1945 e il 1952 presero in quegli anni il primo treno della loro vita lasciando alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra, per essere ospitati da famiglie di lavoratori emiliani, romagnoli, toscani e liguri spinti dalla generosità e dalla solidarietà; per i quali una bocca in più da sfamare e aggiungere un posto a tavola, “dove se uno mangia, possono magiare in due”, era un dovere da esercitare o, forse, anche la naturale conseguenza dell’esistere in quel periodo. Certamente una delle pagine migliori della ricostruzione dell’Italia dopo l’occupazione nazifascista e la guerra.